Ormai è risaputo che fa male alla nostra salute fumare, bere alcool, e avere uno stile di vita sedentario poiché porta a obesità e di conseguenza ipertensione e diabete. Ma quello che ancora non sapevamo fino ad oggi è che a togliere preziosi anni della nostra vita non sono solo i conosciuti fattori di pericolo e comportamenti scorretti, ma anche lo svantaggio socioeconomico, come avere un basso profilo professionale, un reddito inadeguato e uno scarso livello di istruzione.
A svelarlo è uno studio mondiale svolto nell’ambito del progetto Lifepath finanziato dalla Commissione europea e pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet.
I ricercatori dello studio hanno comparato l’effetto sulla salute di un basso status socioeconomico con quello di altri fattori di rischio da sempre indicati come Big killer, come appunto il fumo e il diabete.
Come ha spiegato il coordinatore Paolo Vineis dell’Imperial College Londra: Lifepath per la prima volta ha messo a confronto il peso su salute e aspettativa di vita delle popolazioni dovuto a condizioni sociali svantaggiate con quello di stili di vita e comportamenti scorretti. Inoltre, Lifepath, consentirà di scoprire attraverso quali meccanismi biologici uno status socioeconomico basso logora la salute.
Nello specifico l’indagine si è basata sull’osservazione di dati relativi a 48 gruppi di individui di Gran Bretagna, Italia, Portogallo, Stati Uniti, Australia, Svizzera e Francia, per un totale di oltre 1,7 milioni di partecipanti, il cui livello socioeconomico è stato misurato con apposite scale. La salute del campione è stata monitorata per diversi anni e si è potuto calcolare il numero di anni in media persi per cattive condizioni socioeconomiche.
Lo studio ha dimostrato che vivere in condizioni sociali ed economiche povere diminuisce di oltre due anni l’aspettativa di vita. Come ha dichiarato la coordinatrice dello studio, Silvia Stringhini del Policlinico Universitario di Losanna: «Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che condizioni socioeconomiche svantaggiate possono uccidere la gente alla stessa velocità di fattori di rischio potenti come fumo, obesità e ipertensione».
Proprio in virtù di un tale esito così importante occorrono politiche volte al miglioramento delle condizioni socioeconomiche delle persone.