Da Genova, e precisamente dall’Ospedale Pediatrico Gaslini, giunge una notizia di grande solidarietà e che fa piacere poter raccontare. La struttura sanitaria ha infatti ricevuto 800.000 euro in beneficenza con i quali ha potuto mettere insieme un’equipe medica neuro-oncologica specializzata nella cura del medulloblastoma, un tumore cerebrale maligno frequente soprattutto in età infantile.
La donazione è arrivata da Alfredo Aureli, imprenditore di 72 anni proveniente dalla provincia di Rimini, il cui piccolo nipote si era ammalato di questa gravissima malattia. Dopo l’impietosa diagnosi, risalente a 5 anni fa, il nonno del minore si era rivolto al Gaslini, trapiantando la propria vita e quella dei genitori del piccolo ammalato a Genova. Dopo 5 lunghi anni il bimbo sta bene, ma non è stata un’impresa facile quella che l’ha condotto sulla via della guarigione. Come infatti racconta Maria Luisa Garré, direttore del centro di neuro-oncologia infantile del Gaslini – nonché il medico che si è occupato principalmente del piccolo paziente – «dal primo momento sussisteva la consapevolezza che il tumore poteva essere sradicato, per questo è partita subito una chemioterapia intensiva; certamente una cura con rischi di complicanze, ma con la possibilità di essere efficace in poco tempo».
Una dura battaglia per tutti, dunque, ma condotta con professionalità e impegno per ottenere il risultato più importante: salvare la vita del fanciullo. Da qui la gratitudine di un nonno facoltoso che ha inizialmente devoluto i primi 500.000 euro al Gaslini tramite la cosiddetta “donazione modale”, nominando un comitato di controllo a cui hanno preso parte gli stessi familiari del paziente per accertarsi del buon utilizzo del denaro da parte della struttura ospedaliera. Questo genere di donazione consente a chi la effettua di poter chiedere indietro i soldi qualora si verifichi un cattivo uso dei fondi.
Però non è stato questo il caso dell’ospedale di Genova che ha invece stabilito obiettivi chiari e rivolti verso direzioni importanti. Così, Alfredo Aureli ha successivamente deciso di rinnovare la fiducia nei confronti dei dirigenti ospedalieri e ha aggiunto alla cifra già donata altri 300.000 euro che sono serviti ad assumere un chirurgo oncologico, una neuroradiologa e una psicologa per uno staff ancora più competente e completo, al servizio dei piccoli pazienti bisognosi.