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Generation What? Provate a rispondere voi

Hai mai fatto parte di una Ong o di una organizzazione umanitaria? Si può essere felici senza cibo spazzatura, sport, amici, televisione, votare, alcool, droga? Hai amici di cui puoi fidarti? Queste sono solo alcune delle 149 domande che tracceranno una fotografia dettagliata della gioventù europea tra i 16 e i 34 anni esplorando ambizioni per il futuro, paure e aspettative attraverso un questionario online.

Si tratta del grande progetto crossmediale “Generation What?” promosso in tutta Europa dall’European Youth Forum insieme ad altri media partner internazionali.

L’iniziativa è stata ideata e sperimentata nel 2013 in Francia per opera di France Télévisions, Upian e Yami 2, in collaborazione con Le Monde e altre associazioni, ottenendo un notevole riscontro circa 230 mila questionari compilati per un totale di 23 milioni di risposte. Proprio in virtù di questo positivo risultato è stata poi rilanciata dall’Ebu, European Broadcasting Union a livello europeo a cui hanno aderito 11 Paesi europei: Germania, Austria, Belgio, Spagna, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Galles (Regno Unito), Repubblica Ceca e Grecia.

L’edizione italiana del progetto crossmediale è curata dalla Rai attraverso il sito internet www.generation-what.it all’interno del quale è disponibile il questionario da compilare entro il 31 ottobre.  

Il programma è diviso in tre sezioni: la prima riguarda il questionario, progettato con l’aiuto di sociologi, che rappresenta il fulcro del progetto; poi vi sono le altre due sezioni in cui si trovano i ritratti statistici italiani ed europei aggiornati in tempo reale con i dati raccolti anche tramite una mappa infografica per il confronto delle risposte.

I ragazzi e le ragazze che decideranno di partecipare al sondaggio dovranno rispondere a 149 domande che verteranno su 21 argomenti che spaziano dalle reazioni alla crisi economica al lavoro, dalla vita sentimentale e sessuale alle pari opportunità e alla cultura, dal rapporto con i genitori alle diseguaglianze sociali e ai sentimenti verso l’Europa.

Ciascun tema include un video che mostra alcuni ragazzi del proprio Paese impegnati a rispondere alle stesse domande e le loro reazioni. In parallelo, i video sono accompagnati dai numeri raccolti tramite il sondaggio in forma dinamica per consentire il confronto con i totali di risposta.

Ci piace segnalare per il momento il risultato parziale che i giovani hanno dato alla domanda: “Nella vita non si può fare a meno della solidarietà”. Ebbene il 76% ha dichiarato di essere d’accordo.

Noi della redazione di Felicità Pubblica abbiamo partecipato al sondaggio, adesso tocca a voi.

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Redazione