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Giocando s’impara, l’iniziativa Uildm affinché il gioco sia per tutti

L’attività ludica è per il bambino fondamentale, tutti gli studi scientifici concordano con questa tesi. Senza di essa, ci troveremmo di fronte a ragazzi con seri problemi di interazione, espressione e incapacità di empatia. Consapevoli di quanto appena scritto, la Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) si è fatta promotrice di un’iniziativa degna di nota, la campagna “Giocando s’impara” con lo scopo di contribuire alla realizzazione di parchi e aree gioco inclusivi nelle comunità locali di tutto lo Stivale.

E allora dal 3 al 16 aprile i volontari della Uildm saranno presenti su tutto il territorio nazionale con oltre 300 punti di raccolta, proprio in occasione della Giornata nazionale Uildm 2017. Sarà possibile, attraverso un contributo minimo di 6 euro, acquistare dolciumi e gadget allo scopo di finanziare parchi gioco adatti anche ai bambini disabili. Accanto a questa iniziativa, gli organizzatori hanno previsto una serie di eventi per sensibilizzare le comunità e generare coinvolgimento.

I bambini – e in particolar modo quelli disabili – devono poter godere degli stessi diritti legati al gioco e alle occasioni di relazione, esattamente come tutti gli altri. Solo in questa maniera, da ambo le parti, è possibile generare consapevolezza, diffondere cultura del rispetto, dar vita a una catena di solidarietà destinata a perdurare nella vita da adulti.

La Uildm si è resa protagonista dell’iniziativa a partire da una spiacevole constatazione: l’Italia è decisamente indietro rispetto alla media europea quanto alle presenza di zone di parchi inclusivi. Se ne contano appena 350 in tutto il Paese, il 5% della totalità dei parchi presenti sul territorio nazionale. Troppo poco.

Il guaio è che non esiste traccia di alcuna normativa di riferimento, sicché le iniziative «sono lasciate all’intraprendenza di amministrazioni pubbliche o di privati sensibili al problema».

Marco Rasconi, presidente Uildm, spiega: «Le due settimane della nostra Giornata nazionale 2017 sono fondamentali per ripartire dai più piccoli, perché attraverso loro possiamo raccontare un mondo possibile; il gioco è il primo passo da fare a livello culturale, e non è per nulla banale come può sembrare perché quando giochiamo siamo tutti uguali, ognuno con la propria specificità. Grazie al gioco possiamo costruire una realtà in cui nessuno è escluso».

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Redazione