16 novembre 2017 – Era il 1995 quando gli Stati membri facevano propria la “Dichiarazione dei Principi sulla Tolleranza” e di conseguenza, l’Unesco, aveva ben pensato di dedicare a questo tema una celebrazione, istituendo quindi la Giornata internazionale della tolleranza.
Viviamo in un mondo che oggi deve fare i conti quotidianamente con la guerra, il terrorismo, i crimini contro l’umanità, la pulizia etnica, le discriminazioni ai danni delle minoranze. Sicché in questo momento più che in ogni altra epoca storica, è necessario riscoprire il valore della tolleranza, intesa come quella collaborazione umana che nasce dall’accettazione della diversità, quale fondamento di una società giusta.
Da anni l’Italia conosce il travaglio dei popoli costretti ad abbandonare i loro Paesi a causa dei conflitti interni, fatto che si materializza con lo sbarco sulle nostre coste di moltitudini provenienti dalle aree geografiche più a rischio. Di fronte ai rigurgiti nazionalisti di diversi Paesi europei, è fondamentale reagire mettendo in discussione pregiudizi e preconcetti che impoveriscono l’essere umano in quanto tale, lo allontanano da qualsiasi concetto di empatia rendendolo, contemporaneamente, indifferente al dolore altrui.