8 marzo 2017 – Si celebra oggi la Giornata internazionale delle donne per ricordare le numerose lotte nel corso della storia, le conquiste dei diritti, il superamento delle discriminazioni, la partecipazione attiva alla vita politica e sociale.
La storia di questa Giornata trae origini dalla manifestazione svolta negli U.S.A, organizzata dal partito socialista americano – il 28 febbraio 1909 – a favore del diritto di voto esteso anche alle donne.
Erano quegli gli anni, negli Stati Uniti, di un forte fermento culturale: scioperi, manifestazioni di piazza, richiesta da parte delle lavoratrici di aumenti salariali e migliori condizioni lavorative.
Nel frattempo, anche in Europa cominciano le sollevazioni femministe che culminano nel 1917, quando le donne di San Pietroburgo, in Russia, scendono a migliaia in piazza per chiedere la fine del primo conflitto mondiale.
Era l’8 marzo, da qui deriva la scelta di questo giorno del calendario.
In Europa il Paese epicentro delle battaglie per i diritti è la Gran Bretagna, dove le suffragette marciano su Manchester e Londra per chiedere di partecipare alla vita pubblica del Paese.
In Italia bisogna attendere la fine della seconda guerra mondiale perché le donne abbiano accesso a uno dei diritti più importanti, quello al voto avvenuto nel 1946.
Inizia un lungo periodo di lotte, gli anni ’60 e ’70, quando le piazze sono animate dai movimenti femministi che rivendicano il diritto al divorzio, all’aborto e la parità giuridica tra i coniugi.
Come molti sanno è la mimosa il fiore simbolo della festa della donna, e viene scelta proprio in Italia dalle donne della UDI (Unione Donne Italiane) e in particolare da Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei perché si tratta di un fiore che sboccia nei primi giorni di marzo ed è piuttosto economico.