«Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso». Recita più o meno così un aforisma anonimo tutto dedicato al valore di un sentimento, quello appunto della gentilezza, a cui, purtroppo, oggi siamo poco abituati.
Ben venga allora dedicare una giornata, quella del 13 novembre, al recupero dei piccoli gesti e delle parole virtuose: a volte, un semplice «grazie» può raddrizzare il nostro grigio umore, mentre un’azione altruista potrebbe perfino indurci a credere che, citando un brano di Venditti, in questo mondo di ladri sia ancora possibile sperare nel prossimo.
La Giornata mondiale della gentilezza nasce come ricorrenza nel 1997: il 13 novembre di vent’anni fa alcuni gruppi umanitari hanno sottoscritto la loro Dichiarazione della gentilezza sulla scia di quanto promosso anni prima da Japan Small Kindness Movement, il fondatore, nel 1988 a Tokyo, di un embrionale team del World Kindness Movement (Movimento mondiale per la Gentilezza). E’ chiaro che un solo giorno non ha il potere di mutare il nostro consueto caratteraccio ma potrebbe stimolare alla riflessione. Essere cortesi, provare per credere, non costa nulla ma, al contrario, ha due benefici: il primo su noi stessi, promotori di gentilezza, che ci sentiamo, per una volta, dalla parte dei buoni. Il secondo vantaggio ha invece effetti su chi riceve l’ondata di gentilezza: se il destinatario del nostro gesto virtuoso non ha la testa tra le nuvole o non è un autentico bruto, noterà il piccolo gesto e, pensate un po’, potrebbe esserne talmente contagiato da fare a sua volta qualcosa di carino. Innescare una catena infinita di gentilezza sarebbe anche un antidoto contro la tristezza: sembrerebbe infatti che, i piccoli gesti, recepiti come attenzioni gratuite, concorrano nel farci sentire coccolati e, di conseguenza, felici. Mettere al centro la cura e l’attenzione per gli altri non ci fa altro che bene.
A questo proposito, per tutti coloro che volessero praticare atti di gentilezza sul web segnaliamo: Reddit’s Random Acts of Pizza un sito nel quale è possibile ordinare e far consegnare a casa di qualcuno del cibo, senza alcun secondo fine. L’idea è semplice ma dimostra che la gentilezza passa anche online.