Lavorare nel non profit piace ai giovani italiani. E’ quanto emerge dai dati forniti dal CornerJob, l’app per la ricerca di lavoro geolocalizzato, che ogni trimestre realizza un focus settoriale e che in questo periodo ha incentrato le proprie attenzioni proprio sul rapporto tra i cosiddetti Millennials e il Terzo settore.
L’80% dei giovani tra i primi anni Ottanta e i primi anni del 2000, infatti, ritiene interessante il non profit perché si tratta di un settore che consente di soddisfare il desiderio di sentirsi parte attiva del tessuto sociale. Il 90%, inoltre, considera un percorso professionale nel terzo settore come un’occasione di arricchimento umano e culturale in linea col proprio progetto di vita. Per queste ragioni, il 60% dei giovani a parità di retribuzione orienterebbe la propria scelta professionale verso il Terzo settore. Il 59% di questi proviene da aree metropolitane, il 43% possiede un livello di istruzione superiore mentre il 37% possiede un titolo universitario.
L’ambito riconosciuto più attraente è quello dei diritti umani (45%) con particolare attenzione alle tematiche di attualità (rifugiati, violenza sulle donne, lotta all’omofobia, ecc.), seguito dai servizi alla comunità, con particolare attenzione all’infanzia e alle categorie cosiddette deboli, mentre l’ambiente si ferma al 9% degli intervistati.
L’ultimo, e forse, più importante segnale è la conoscenza del Terzo settore da parte dei giovani: per il 70% la condizione determinante per la scelta di un’organizzazione è una piena e riconosciuta trasparenza. Il 50% cerca un lavoro vero e retribuito e considera il volontariato un altro tipo di impegno.
Ma non solo. Sembra in aumento anche il numero delle possibilità lavorative in questo campo. Dall’inizio di settembre, infatti, come emerge sulla piattaforma CornerJob, l’Italia risulta essere il Paese dell’Europa del Mediterraneo che ha registrato il maggior numero di offerte di lavoro in ambito non-profit: 48% in più rispetto alla Francia e 39% in più della Spagna. E in poco più di un anno su CornerJob sono transitate oltre 1.200 offerte di lavoro.
E stando a chi se ne intende, tutto questo fermento non sarebbe causato solo ed esclusivamente dalle due grandi emergenze che nell’ultimo periodo interessano il nostro Paese: terremoto e immigrazione.