1° marzo 2005 – La Corte Suprema degli Stati Uniti vota l’incostituzionalità della pena di morte applicata nei confronti dei minorenni (all’epoca del reato) responsabili del fatto.
Si tratta di una sentenza di grande valore storico che ha permesso, nell’immediato, la commutazione della pena in ergastolo per 70 detenuti. La fine della pena capitale per i minori viene definita, nella motivazione della sentenza, come «una crudeltà sproporzionata nei confronti di persone immature, una crudeltà contraria ai principi della Costituzione».