«Dedico spesso la mia arte alla denuncia, credo che l’arte contemporanea debba fortemente essere legata al tempo stesso in cui vive, e non può sottrarsi dal prendere una posizione».
Così Graziano Fabrizi, giovane creativo abruzzese, commenta la sua ultima opera dal titolo ‘Na Trivella, realizzata in vista del referendum del 17 aprile sulle trivellazioni.
«L’opera sancisce il mio #stoptrivelle», aggiunge Fabrizi. «L’arte è coraggio espressivo e narrazione irriverente, colorata, mai banale, di un quotidiano vortice di emozioni. Concedo spesso alla mia creatività la possibilità di dire la sua».
Non è la prima volta che il creativo di Montesilvano (Pescara) utilizzi le sue opere per accendere i riflettori o su temi di attualità, dagli attentati di Parigi e Bruxelles, alla visita di Obama a Cuba, passando per l’omicidio di Falcone e Borsellino.
«L’arte è uno strumento di condivisione sociale», spiega Fabrizi evidenziando come «l’opera ‘Na Trivella omaggia la poesia di Totò e gioca con essa per cui la sua livella diviene per me una trivella».
L’opera è concessa al pubblico come vettore comunicativo. Gli utenti potranno commentare sulle pagine social dell’autore l’opera con la traduzione nel proprio dialetto del verso citato. Il suo staff si occuperà di modificare e sostituire il testo per poi ripubblicarla nuovamente per permettere agli utenti a loro volta di ricondividerla.
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