E’ approdato ieri al Lido di Venezia il nuovo documentario del giornalista, fotografo, ambientalista e attivista Yann Arthus-Bertrand. Il film, presentato fuori concorso alla 72esima Mostra del cinema di Venezia e che il 12 settembre verrà proiettato alle Nazioni Unite, fotografa l’umanità, soffermandosi sulla diversità della razza umana, sui colori, i sorrisi le emozioni e la maestosità dei paesaggi, ma anche sull’incombente cambiamento climatico, sulle guerre, sull’immigrazione. Un documentario che, attraverso le sue 2000 testimonianze da tutto il mondo, da Gaza a Calais, dalla Siria al Ghana, da Lampedusa a Melina, passando per l’ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica e il bambino stregone perché nato albino, rappresenta un inno ad “aprire gli occhi, a fermarsi e a trovare l’umanità”, come ha spiegato lo stesso autore.
Non solo volti ma anche straordinarie vedute aeree, che hanno reso noto il fotografo francese, immortalate dall’elicottero e senza l’utilizzo dei noti droni.
Il documentario “Human”, finanziato da Fondation Bettencout Schueller e sostenuto dalla Fondation GoodPlanet, in contemporanea con il Festival di Venezia, è uscito in 500 sale francesi mentre in Italia c’è l’interesse di quattro società.