I fratelli Lumière e la nascita del cinema

28 dicembre 1895 – Auguste Marie Louis Nicholas e Louis Jean Lumière segnano in questa data una svolta epocale: al  Grand Café di Parigi proiettano per la prima volta nella storia “L’arrivo di un treno alla stazio ne di La Ciotat.

Gli spettatori reagiscono in maniera del tutto compresibile (considerando i tempi) e, insieme, buffa: spaventati, abbandonano la sala. Il proiettore, figlio dell’invenzione dei due geni francesi, è in grado di riprodurre immagini così realistiche che il pubblico pagante ha la sensazione che il treno stia per investirli. Scrive un famoso critico, Georges Sadoul, nel suo libro “Storia del cinema mondiale”: «In L’arrivée d’un train la locomotiva giunge dal fondo dello schermo, avanza sugli spettatori e li fa sussultare dando loro la sensazione che stia per schiacciarli. Essi identificano quindi la loro visione con quella della macchina da presa: ecco che la macchina da presa diventa per la prima volta un personaggio del dramma. Per questo film Louis Lumière aveva utilizzato tutte le risorse di un obiettivo a grandissima profondità di campo. Dapprincipio si vede la stazione vuota (piano generale) e un facchino, che passa sul piazzale spingendo un carretto. Poi all’orizzonte appare un punto nero che si ingrandisce rapidamente; la locomotiva occupa presto quasi l’intero schermo, quindi avanza sullo spettatore. Le carrozze del treno si fermano lungo il marciapiede, molti viaggiatori si avvicinano, e tra questi la signora Lumière madre con una mantellina scozzese, accompagnata da due dei suoi nipotini. Le portiere si aprono, alcuni viaggiatori salgono e altri scendono. Tra questi i due involontari “primi attor giovani” del film: un giovane contadino provenzale che regge un bastone e una graziosa e giovane fanciulla tutta vestita di bianco. La giovane, ingenua, esita con un moto di naturale timidezza quando si accorge della macchina da presa, quindi passa oltre e  sale in vettura. Ma il contadino e la ragazza sono apparsi entrambi in primissimo piano e si sono visti con chiarezza perfetta. Tutti i successivi piani di cui fa uso oggi il cinema furono utilizzati in L’arrivée d’un train. […]Non è la macchina che si sposta ma sono gli oggetti e i personaggi che si avvicinano o si allontanano costantemente da essa. Questo continuo spostamento del punto di vista permette di ricavare dal film tutta una serie di immagini differenti come i piani successivi di un montaggio moderno».

I fratelli Lumière producono di fatto un singolo strumento che funziona sia da camera che da proiettore – il cinématographe – brevettato il 13 febbraio 1895; l’aspetto ironico della faccenda è che i due inventori considerano il cinema “un’invenzione senza futuro”, immaginando che le gente si sarebbe presto annoiata ad assistere alle immagini in movimento.

In realtà, per quanto il dibattito sia tuttora acceso su chi abbia inventato il cinema, è proprio dal 1895 che si può iniziare a parlare di quest’ultimo. Seguono altre proiezioni da parte dei due fratelli, destinate al successo. Tuttavia, incredibilmente, e proprio perché convinti che la scoperta non avrebbe apportato successi significativi, abbandonano i loro progetti in breve tempo.

È però palese che, con l’invenzione del primo proiettore, siano loro i padri del cinema.

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Redazione