Finalmente anche l’Italia si schiera contro la barbarie rappresentata dal traffico di avorio, per il quale ogni anno in Africa vengono massacrati oltre 35mila elefanti. Ieri al “Circo Massimo” di Roma si è svolta la prima manifestazione nota come “Ivory Crush“, la campagna internazionale di distruzione dell’avorio per contrastare il bracconaggio e il commercio illegale di questo materiale che si ricava dalle zanne degli elefanti.
Distrutta circa mezza tonnellata di avorio in presenza del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il quale ha dichiarato: «Vieteremo anche il commercio legale di avorio in Italia e in Europa, stiamo predisponendo questo nel mio ministero. Non voglio più vedere oggetti di questo tipo nelle case, nessuno ne dovrebbe avere».
Ricordiamo che, all’inizio del XIX secolo, in Africa vivevano circa 25 milioni di elefanti. Il secolo dopo erano 5 milioni. Le stime attuali indicano come oggi, in tutto il continente africano rimangano solo 350.000 elefanti.
Oltre alla barbarie puramente gratuita nei confronti dei pachidermi, dietro questa prassi c’è corruzione a tutti i livelli, riciclaggio di denaro sporco e armi: un traffico destinato a finanziare reti criminali internazionali, trafficanti di esseri umani, milizie e organizzazioni terroristiche.