Il crowdfunding in Europa cresce sempre di più. A rivelarlo è un’indagine condotta dalla Commissione europea e diffusa in queste ore. Il rapporto, realizzato nell’ambito del piano d’azione del progetto di Unione del mercato dei capitali, mette infatti in luce un aumento dei fondi raccolti tramite la cosiddetta raccolta dal basso, che avrebbero raggiunto quota 4,2 miliardi di euro nel 2015 rispetto all’anno precedente quando l’importo raccolto fu “solo” di 1,6 milioni di euro.
Un vero e proprio boom, dunque, che ha visto i cittadini più che raddoppiare il proprio sostegno alle più svariate iniziative lanciate attraverso le 510 piattaforme di crowdfunding attive censite dall’Ue.
La Commissione europea ha messo in luce dunque anche come il crowdfunding possa rappresentare una “fonte primaria di finanziamento per le pmi nel lungo periodo”. Secondo lo studio, inoltre, tra le diverse tipologie di modelli utilizzati per la raccolta fondi collettiva, quello più utilizzato è il cosiddetto “reward-based” (in cui è possibile partecipare al finanziamento di un progetto ricevendo in cambio un premio). Quanto alla localizzazione delle principali e più “redditizie” piattaforme di crowdfundig, il mercato principale si trova nel Regno Unito, seguito da Francia e Germania.
Il rapporto spiega poi che molti Stati membri stanno introducendo “norme per regolare e sostenere il crowdfunding, affrontando i principali rischi che possono sorgere, in particolare per gli investitori”.
Nel corso della presentazione dello studio, Jonathan Hill, commissario europeo ai servizi finanziari, ha dichiarato: «Vogliamo sostenere lo sviluppo di modelli di crowdfunding come fonte di finanziamento per gli imprenditori con idee brillanti, start-up e le altre piccole e medie imprese. Il nostro obiettivo è promuovere le pratiche migliori, un’adeguata tutela degli investitori e lo sviluppo di regolamenti nazionali».