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In aiuto dei bimbi prematuri a rischio di paralisi cerebrale arriva CareToy

La paralisi cerebrale rappresenta la disabilità fisica più usuale tra i bambini ed è provocata da una lesione cerebrale verificatesi prima della nascita oppure subito dopo. Nei Paesi sviluppati colpisce un neonato ogni 500 nati, ossia più del doppio in quelli in via di sviluppo. Nel nostro Paese ogni anno vengono diagnosticati circa 2 mila nuovi casi.

Proprio per aiutare anche a casa questi bimbi prematuri a rischio di paralisi celebrale è stata realizzata, dall’Irccs Stella Maris insieme all’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, CareToy, una palestrina robot intelligente provvista di 2 mila sensori che monitorano i parametri della postura e della manipolazione, importantissimi per lo sviluppo dei bambini.

Come spiega il direttore scientifico della Fondazione Stella Maris e responsabile del progetto, Giovanni Cioni: «Se il cervello di un bambino viene stimolato nel modo giusto grazie a neurormoni e altri fattori può ripararsi e ridurre o cancellare i danni prodotti da una lesione, ma la stimolazione deve partire dalle prime settimane di vita».

Dopo i positivi risultati riscontrati dalla prima sperimentazione su 50 bambini prematuri di Pisa e Copenaghen, adesso l’uso di questa palestrina intelligente viene allargato anche ad altri 50 neonati con lesioni cerebrali gravi, grazie a un progetto finanziato dal Ministero della salute. Pertanto, altre famiglie avranno la possibilità di adoperare CareToy a casa per 8 settimane nei primi mesi di vita, constatando poi a 12 mesi se lo sviluppo motorio in questi neonati sarà migliorato.

I dati raccolti dai sensori della palestrina verranno trasmessi attraverso la rete al centro clinico, dove medici e terapisti seguiranno il loro andamento, sostenendo le attività di gioco più adatte alla loro crescita e a cui i genitori potranno dedicarsi ogni giorno insieme ai loro figli.

 

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Redazione