Cinque milioni di tappi utilizzati di plastica colorata racchiusi in gabbioni metallici tracciano sul terreno la parola ‘Help’ con giganti lettere tridimensionali alte fino a 4 metri ognuna per un’estensione totale di circa 1.500 metri quadrati. Si tratta della monumentale installazione “Help, l’età della plastica” ideata dall’architetto e artista Maria Cristina Finucci che sarà ospitata dal 25 settembre 2016 all’8 gennaio 2017 dall’isola di Mozia, sulla costa occidentale siciliana nello stagnone di Marsala (Tp).
L’opera è un vero e proprio grido di aiuto nata con l’intento di sensibilizzare i rappresentanti della società civile sul tema delle “Garbage Patch”, ossia le enormi isole di plastica che fluttuano negli oceani di tutto il mondo.
Promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Whitaker, l’originale installazione è inserita nell’ambito del progetto “Wasteland – The Garbage Patch State”, diretto da Paola Pardini, sviluppatosi dal 2013 con il coinvolgimento di organismi internazionali, aziende, fondazioni, associazioni, università. In particolare, l’Università Roma Tre e l’Università degli Studi di Palermo che si sono impegnate attivamente nella promozione dell’evento di Mozia, realizzando una catena di sensibilizzazione per la raccolta dei materiali plastici su vasta scala.
Help non è la prima delle installazioni dedicate a questo allarmante pericolo ambientale. Altre sono state già realizzate in varie città del mondo: a Parigi nel padiglione centrale dell’Unesco (2013) e alla Conferenza Mondiale sul Clima (2015); a Venezia alla Biennale Arte (2013 e 2014); a Madrid (2014); a Roma presso il Maxxi (2014); a New York all’interno della sede dell’Onu (2014) e a Milano (Esposizione Universale 2015).