24 settembre 1961 – «Per la pace e la fratellanza tra i popoli», questo lo slogan che accompagna la Prima marcia della pace che viene organizzata tra le città di Perugia e Assisi lungo un tracciato di 24 chilometri. La manifestazione entra a pieno titolo tra le pagine più importanti della storia del pacifismo in Italia ed è fortemente sostenuta dal filosofo e politico Aldo Capitini, seguace delle teorie gandhiane di resistenza e nonviolenza nonché promotore dell’obiezione di coscienza.
Personaggio carismatico, Capitini crede fermamente nel valore del dialogo interculturale e interreligioso ed è sulla base di questi principi che fonda il Movimento Nonviolento nell’ambito del quale inserisce la marcia della pace, quale strumento di sensibilizzazione nei confronti degli strati sociali più umili esclusi dall’informazione di massa.
Al corteo sfilano intellettuali e artisti del calibro di Italo Calvino e Renato Gattuso, al fianco di migliaia di contadini, uniti da un comune ideale – quello della pace – e che viene rappresentato da un’unica bandiera con i colori dell’arcobaleno. Si tratta della celebre Bandiera della Pace che oggi vediamo sventolare a ogni manifestazione a favore di questa causa comune.