L’Istat, attraverso il suo ultimo rapporto sugli incidenti stradali, ci informa che nel 2016 questi continuano ad aumentare ma, al contempo, diminuiscono le vittime. Per la precisione, l’anno scorso si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone, le vittime sono state 3.283 mentre i feriti 249.175.
Se dunque i feriti sono aumentati, i decessi segnano un ulteriore segno meno rispetto all’anno passato (- 4,2%). Si legge nel rapporto: «Il lieve aumento degli incidenti stradali nel 2016 si colloca in un quadro di ripresa della mobilità, probabilmente favorita dal più generale contesto economico, che vede un aumento del reddito medio pro-capite disponibile (+1,5%) e del Pil (+0,9%) e la diminuzione del prezzo medio alla pompa di tutti i carburanti per autotrazione: -5,9% benzina, -8,8% gasolio, -8% GPL, -0,7% metano».
Effettivamente, sarebbe assai fuorviante condurre una ricerca di questo tipo non tenendo conto di fattori determinanti quali quelli sopra elencati. Questo discorso va ampliato ricordando che l’Italia è il Paese europeo con il più elevato tasso di motorizzazione; i veicoli sono infatti aumentati dell’1,4% rispetto a un anno fa, con oltre 624 autovetture ogni 1000 abitanti. È un’enormità.
Scende però l’utilizzo delle automobili nelle città a vantaggio degli spostamenti a piedi o in bicicletta (+8,4%) ma, nonostante questo, i veicoli a motore interessano l’80% di chi viaggia.
Luglio 2016 è stato il mese nero degli incidenti stradali: sono stati rilevati 16.981 episodi, tanto nei centri abitati quanto nelle strade non urbane.
Non sono belle le notizie per i ciclisti perché le vittime sono aumentate con un +9,6% rispetto al 2015 e +3,8% rispetto al 2010, di fatto sono loro la categoria più penalizzata. Se invece la riduzione di mortalità per quanto riguarda gli automobilisti è un fatto, le ragioni si devono sicuramente ai grandi progressi tecnologici in materia di sicurezza per le nuove vetture.
Sì, dicevamo, i decessi degli automobilisti diminuiscono ma aumentano i feriti gravi con un preoccupante + 9%, vale a dire il 7% del totale.
Infine, una considerazione economica: gli incidenti stradali costano all’Italia l’1,1% del Pil, il che equivale a 17 miliardi di euro.