Informatici Senza Frontiere: quando l’Ict è al servizio del Terzo settore

Mettere a disposizione conoscenze e strumenti informatici per portare un aiuto concreto a chi vive situazioni di emarginazione o difficoltà in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Questa la missione di “Informatici Senza Frontiere”, la Onlus nata a Treviso nel 2005 grazie all’impegno di professionisti del settore dell’Information Technology.

Diversi sono i progetti realizzati finora dall’organizzazione trevigiana per rendere più semplice la vita delle persone in difficoltà, primi fra tutti i portatori di handicap. A cominciare dallo “Strillone”, un’applicazione per l’ascolto dei giornali dedicata a non vedenti e ipovedenti che possono contare su un’interfaccia semplificata e sui quattro angoli dello smartphone che diventano punti di riferimento tattili per altrettanti pulsanti. C’è poi “I Speak Again”, ossia un comunicatore web gratuito per pc, semplice e immediato, pensato per chi non riesce a parlare o ha difficoltà di linguaggio e inoltre non può muoversi, oppure “I Move Again”, cioè un sistema che permette a chi non può più usare gli arti né la voce di guidare una sedia a rotelle attraverso gli occhi.

L’attività della Onlus spazia anche in altri due settori, oltre a quello della disabilità: quello dello sviluppo, attraverso la realizzazione di software e sistemi operativi di gestione ospedaliera, e quello della conoscenza attraverso l’organizzazione di corsi e laboratori rivolti a bambini e utenti di Paesi in via di sviluppo.

«L’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresenta un prerequisito essenziale allo sviluppo economico e sociale delle persone», spiega Dino Maurizio, presidente di Informatici Senza Frontiere. «Le attività che realizziamo sono in grado di offrire opportunità concrete di crescita e miglioramento della vita, poiché agiscono in tre principali ambiti: per accrescere la conoscenza e dare accesso ai più comuni strumenti informatici, per promuovere lo sviluppo attraverso la realizzazione di soluzioni software o infrastrutture e per aiutare la disabilità motoria o visiva delle persone».

Per raccontare i propri progetti e per condividere le potenzialità dell’Ict in campo sociale, Informatici Senza Frontiere organizza anche il 1° Festival dell’Informatica Sociale, in collaborazione con l’Istituto per Servizi di Ricovero e Assistenza agli Anziani (I.S.R.A.A) di Treviso, che avrà luogo i prossimi 3 e 4 ottobre. Una due giorni di incontri con ospiti ed esperti dell’Ict e del sociale, mostre, laboratori di informatica per giovani, anziani, persone con disabilità, uno spettacolo teatrale contro il cyberbullismo dedicato ai ragazzi ed una mostra fotografica che ripercorre 10 anni di lavoro della Onlus. Il Festival sarà ospitato nel Borgo Mazzini Smart Cohousing, il nuovo progetto di I.S.R.A.A., che in questa occasione riaprirà ai cittadini un’area fino ad oggi in disuso. Un progetto sociale che si basa sulla condivisione, elemento caratterizzante di tutte le iniziative sviluppate negli anni da Informatici Senza Frontiere.

 

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Veronica de Meo