Di notte, uscendo sul balcone o nel vostro giardino e alzando gli occhi al cielo riuscite a vedere la Via Lattea? Ritenetevi fortunati perché siete decisamente in minoranza rispetto ai vostri connazionali.
Stando a un lavoro di ricerca riguardante la realizzazione del nuovo Atlante Mondiale dell’Inquinamento Luminoso pubblicato sul numero X di Science Advances, infatti, emerge che l’Italia, assieme alla Corea del sud, è la nazione dei G20 con il territorio più inquinato dalla luce artificiale. Non solo, lo studio rivela che nessun luogo dello Stivale ha un cielo notturno incontaminato e che più di 3/4 degli italiani non può più vedere, da dove abita, la Via Lattea. A cominciare dalla Val Padana, una delle più vaste regioni al mondo da dove non si può più vedere la galassia.
Se la passano decisamente meglio i tedeschi, che a parità di popolazione, hanno città decisamente meno inquinate dal punto di vista della luminosità, come evidenzia ad esempio il paragone tra Milano e Monaco.
La ricerca è stata compiuta da un team internazionale composto da 9 scienziati, di cui tre italiani (Fabio Falchi, Pierantonio Cinzano e Riccardo Furgoni), senza alcuno impiego di finanziamenti pubblici. Grazie all’elaborazione dei dati ottenuti dai satelliti e alla creazione di un complesso modello di calcolo, questo atlante garantisce una descrizione precisa di un problema sempre più stringente a livello planetario e del quale ancora non si conoscono completamente i possibili effetti negativi sull’uomo e sull’ambiente.
Lo studio analizza in maniera critica anche il passaggio verso la luce a led, considerata da molti “la panacea di tutti i mali”, ma tutt’altro che priva di rischi per l’ambiente in termini di inquinamento luminoso.