Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) è, insieme ad altri 10 partner provenienti da Paesi dell’Ue, alla guida del progetto europeo Interreg REEF 2W che mira a individuare soluzioni innovative ed efficaci per far funzionare gli impianti di depurazione e smaltimento dei rifiuti impiegando fonti rinnovabili.
Creare, insomma, energia dai rifiuti in modo tale da rendere l’immondizia una risorsa e non un problema. La meta per cui si sta lavorando è giungere alla “neutralità energetica” ma per farlo occorre ottimizzare la catena tra rifiuti solidi urbani e gli impianti di depurazione.
“Interreg REEF 2W” si muoverà con l’obiettivo di sviluppare dei modelli in grado di massimizzare l’energia ricavabile dalla fermentazione biologica di biomasse di scarto. Il progetto ha durata triennale e vi partecipano 9 stati dell’Ue; per l’Italia partecipano, oltre all’Enea, Unioncamere Veneto, la Montefeltro Servizi e una società di proprietà di sette Comuni dell’Alta Valmarecchia, in Emilia Romagna.