«Oggi esprimiamo il nostro più sentito grazie al ministro Helgesen per aver salvato la vita di 32 lupi ascoltando così le ragioni di chi si batte ogni giorno per la sopravvivenza di questa specie. Sentiamo un grande senso di sollievo e non vediamo l’ora di raccontare questo primo successo a tutti i nostri sostenitori: grazie al loro impegno e sostegno la vita di questi 32 lupi è finalmente salva». Con queste parole il presidente Wwf della Norvegia, Nina Jensen, ha voluto ringraziare l’impegno da parte del ministro norvegese per il clima e l’ambiente, Vidar Helgesen, che si è tanto battuto per salvare la vita dei lupi norvegesi che erano minacciati dalla riapertura della stagione di caccia.
Invece è arrivato l’annuncio del Governo scandinavo che ha negato il permesso di dare la caccia ai lupi nelle aree di Letjenna, Osdalen, Kynna e Slettås. La motivazione espressa è molto chiara: non esiste alcuna base legale per permettere la caccia, considerando anche la Legge nazionale per la protezione della natura e la Convenzione di Berna.
Una vittoria importante per gli animalisti ma non solo per loro, si tratta più che altro di una conquista verso certi valori civili cui la caccia prescinde. Viene dunque accolto con gran sollievo l’appello che era stato lanciato da Friends Of The Earth Norway, determinato a fermare spargimenti di sangue nei confronti di una specie divenuta in breve tempo così fragile e perseguitata.
Non solo: ricordiamo che i lupi sono certamente tra i mammiferi che rischiano di più l’estinzione per quanto riguarda la fauna norvegese e se in precedenza le autorità regionali per la caccia in autunno avevano deciso comunque di permettere tale barbarie ora non potranno più farlo. Effettivamente la legislazione norvegese parla chiaro: l’uccisione di un lupo è consentita solo nel caso in cui esso costituisca una reale minaccia per gli agricoltori e gli allevatori e per gli animali domestici. Diversamente, non c’è alcuna ragione per perseguitarli.
Lode anche ai cittadini norvegesi, che hanno appoggiato la petizione lanciata da Friends Of The Earth Norway arrivando a superare le 70.000 firme. Sulla vicenda si è espresso anche il Wwf Italia che in una nota ha dichiarato: «Speriamo che questo sia un primo passo verso l’abolizione totale della caccia al lupo in questo Paese così avanzato per tanti altri aspetti; il fatto che in Norvegia sia ancora possibile abbattere legalmente i lupi – se si è dotati di licenza – è per noi fonte di grande tristezza».
Una dichiarazione non casuale perché la popolazione di lupi norvegesi ormai conta meno di 70 esemplari, di qui viene facile comprendere come il programma di caccia avrebbe decimato l’intera popolazione fino al 70%. I lupi di Paese scandinavo siano indicati con il bollino di “in periodo critico”, basta consultare l’elenco nazionale degli animali in via di estinzione del 2015 per averne la prova.