Scadenza: 31 ottobre 2018.
Il “Fondo di beneficenza e opere di carattere sociale e culturale” (Fondo) è lo strumento attraverso il quale Intesa Sanpaolo eroga contributi a fondo perduto a organizzazioni non profit a sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona.
La gestione del Fondo è disciplinato da un Regolamento approvato dal CdA della Banca coerente con gli impegni indicati nel Codice Etico del Gruppo, principi orientati a condividere con la comunità l’attenzione alla persona, nonché ai diritti umani, alla solidarietà economica e sociale, allo sviluppo sostenibile, alla conservazione dell’ambiente ed al sostegno alla cultura. Nella scelta dei settori e dei progetti di intervento viene prestata particolare attenzione ai valori di riferimento, al merito delle iniziative che vengono proposte e all’importanza dei bisogni sociali che intendono soddisfare e ci si assicura che le erogazioni liberali prescindano dal perseguimento di interessi di natura commerciale.
Anche quest’anno le Linee guida 2017/2018 rappresentano lo strumento di indirizzo e selezione delle richieste di contributo da parte degli enti potenzialmente beneficiari per il biennio, stabilendo quanto di seguito sintetizzato.
SCHEDA | |
OBIETTIVI | Erogazione di contributi a fondo perduto a sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona. Tradizionalmente il Fondo concentra la maggior parte delle risorse sul territorio italiano, a supporto delle comunità in cui Intesa Sanpaolo è presente e opera con la propria rete di filiali. |
BENEFICIARI | Organizzazioni non profit: quindi enti riconosciuti e senza finalità di lucro, con sede in Italia e dotati di procedure, anche contabili, che consentano un agevole accertamento della coerenza fra gli scopi enunciati e quelli concretamente perseguiti, oltre che agli enti che redigono bilanci certificati. In particolare (come da Regolamento (Art. 8):
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AREE DI INTERVENTO | La ripartizione delle risorse annuali tra le quattro Aree di intervento del Fondo privilegia quella Sociale e Ambientale, a cui sono destinate la maggior parte dei fondi disponibili. Quindi IN CAMPO NAZIONALE abbiamo: 1. AREA SOCIALE E AMBIENTALE – Attività di sostegno alle popolazioni terremotate del Centro Italia come agevolare la frequenza scolastica dei bambini e dei ragazzi; organizzare cliniche mobili e ospedali da campo, anche fornendo un contributo all’acquisto del materiale necessario alle cure; fornire supporto psicologico ad adulti e bambini. – Inclusione sociale ed economica dei migranti e degli immigrati con percorsi di apprendimento (educazione civica, corsi di lingue e informatica, ecc.); azioni di sensibilizzazione in tema di diversity management; protezione dei minori stranieri non accompagnati; contrasto alla tratta delle donne; lotta allo sfruttamento lavorativo. 2. AREA CULTURALE ED EDUCATIVA Si intende premiare progetti che si qualificano per gli aspetti sociali dell’accesso i cui Destinatari saranno persone con insufficiente disponibilità economica e soggetti fragili ed emarginati; per la fruizione del patrimonio culturale e progetti rivolti alla formazione culturale di giovani eccellenze nel campo della conservazione e del restauro del patrimonio artistico, nuove figure professionali del teatro, dell’opera lirica, del balletto e della musica. 3. AREA RELIGIOSA E DI BENEFICENZA Destinatari saranno gli enti religiosi di qualsiasi credo o fede. Si intende premiare progetti di beneficenza improntati su una visione solidaristica e di centralità della persona. 4. AREA RICERCA Si intende premiare progetti di ricerca (in qualunque settore delle scienze e della tecnologia) che hanno come fine il miglioramento della vita degli individui. IN CAMPO INTERNAZIONALE, il Fondo riconosce l’importanza della solidarietà internazionale e ha programmato alcune iniziative pluriennali di cooperazione internazionale in Albania e Bosnia Erzegovina, Afghanistan, Etiopia, Sud Sudan e Uganda, e circa la metà delle risorse annuali saranno assorbite da tali iniziative.AREA SOCIALE – interventi finalizzati allo sviluppo delle comunità e dei territori in cui il Gruppo Intesa Sanpaolo opera con le proprie controllate estere; – interventi nei Paesi di provenienza di migranti e immigrati per favorire il miglioramento delle condizioni di vita in loco e in particolare:
2. AREA RELIGIOSA E DI BENEFICENZA |
SELEZIONE E DURATA DEI PROGETTI | A prescindere dall’ambito di azione, la selezione dei progetti è guidata dai contenuti delle iniziative proposte e dai loro riflessi sociali e civili; in particolare, questi ultimi vengono valutati ex ante, attraverso la raccolta di informazioni sulla capacità degli enti di raggiungere i risultati dichiarati. In termini di impegno temporale, le elargizioni di norma riguardano progetti di un anno. Qualunque sia la durata del singolo progetto, il limite massimo del sostegno garantito al medesimo intervento è di tre anni consecutivi, previa verifica dei risultati raggiunti. Vi è inoltre un impegno complessivo alla diversificazione degli enti beneficiari anno su anno. |
RICHIESTA DI CONTRIBUTO | Le liberalità erogate rientrano in due tipologie: 1. Liberalità centrali – di importo superiore a euro 5.000: sono riferite al sostegno di progetti di rilievo, con un impatto di significativo valore sociale gestite dalla Segreteria Tecnica di Presidenza; 2. Liberalità territoriali – di importo massimo pari a euro 5.000: sono indirizzate al sostegno di progetti di diretto impatto locale e a iniziative orientate a promuovere la condivisione di progetti di solidarietà internazionale, espressioni della comunità di appartenenza. Sono gestite e autorizzate, in modo decentrato, dalla Divisione Banca dei Territori attraverso le Direzioni Regionali. Le richieste devono essere inoltrate cliccando qui: Presentare una domanda. |
INFO | Nel caso in cui vi fossero difficoltà nella compilazione online, si potrà consultare la sezione FAQ o chiedere delucidazioni a fondobeneficenza@intesasanpaolo.com. Comunque dalla sezione del sito web dedicato al Fondo di beneficenza è possibile:
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