ISMEA – Autoimprenditorialità giovanile in agricoltura

Nella situazione di crisi occupazionale in cui ci troviamo, e con i tassi disoccupazione sempre più crescenti, un ritorno alla terra è un’ipotesi che viene sempre più presa in seria considerazione dai giovani tant’è che da un’indagine condotta nel 2014 dalla Coldiretti-Ixe risulta che ben il 46 % andrebbe a lavorare in campagna se avesse a disposizione un terreno. C’è chi lo farebbe per stare a contatto con la natura e chi invece vede nel settore una vera opportunità di business.  Per cui si potrebbe affermare che l’agricoltura non è più decisamente considerata un settore di serie b.
L’avvicinamento dei giovani all’agricoltura nasce proprio da un bisogno di concretezza avvertita dopo anni di economia basata sulla speculazione finanziaria. E non solo: oggi i giovani puntano alla salvaguardiua del territorio, oltre che allo studio delle biodiversità e alla programmazione di  nuovi modelli di sviluppo ecosostenibile con un ritorno positivo non solo sul futuro del settore agricolo ma anche sul recupero di un paesaggio rurale italiano che ormai si sta perdendo.
In questo quadro, la riforma del Decreto legislativo n. 185-2000 sulle misure in favore della nuova imprenditorialità in agricoltura finalmente diventa operativa e con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 39 del 17 febbraio 2016 del Decreto attuativo del 18 gennaio 2016 del Ministero delle Finanze vengono dettati i nuovi criteri di accesso ai finanziamenti per il ricambio generazionale (subentro) in agricoltura.

SCHEDA
OBIETTIVI Sostenere i progetti di sviluppo e consolidamento aziendale nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nella fase di passaggio delle aziende tra vecchie a nuove generazioni.
BENEFICIARI a) microimprese e piccole e medie imprese in qualsiasi forma costituite che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola (art. 2135 CC) da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
b) microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
REQUISITI Requisiti a) alla data di presentazione della domanda:
  1. essere costituite da non più di sei mesi;
  2. esercitare esclusivamente l’attività agricola (art. 2135 codice civile);
  3. essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto ovvero, nel caso di società, essere composte e amministrate, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto ;
  4. essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di 6 mesi nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d’azienda;
  5. avere sede operativa nel territorio nazionale.

Relativamente alle PMI di cui alla lettera b) è richiesto il possesso dei requisiti di cui ai punti 2, 3 e 5 da almeno due anni.

AGEVOLAZIONI Concessione di mutui agevolati a tasso zero, della durata minima di 5 anni e massima di 10, incluso il periodo di preammortamento con un importo non superiore al 75% delle spese ammissibili, laddove per le iniziative nel settore della produzione primaria il mutuo avrà una durata non superiore a 15 anni. I progetti non possono prevedere investimenti superiori a 1,5 milioni di euro, IVA esclusa.
Si precisa che i progetti dovranno perseguire obiettivi specifici dettati dal bando e non potranno essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni. Inoltre il mutuo agevolato dovrà essere assistito da garanzie per l’intero importo maggiorato del 20% per accessori e rimborso spese.
SPESE AMMISSIBILI
  1. studio di fattibilità;
  2. opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  3. opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
  4. oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  5. allacciamenti, impianti , macchinari e attrezzature;
  6. servizi di progettazione;
  7. beni pluriennali.
PROCEDURE Sulla base delle informazioni contenute nella domanda ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare), in qualità di Soggetto Gestore dell’iniziativa, accerterà la sussistenza dei requisiti e la sostenibilità finanziaria ed economica dell’iniziativa ed entro 6 mesi delibererà l’ammissione al finanziamento o il rigetto dell’istanza, dandone comunicazione agli interessati. Entro 6 mesi dalla comunicazione della delibera di ammissione, i beneficiari sono tenuti a trasmettere all’istituto la documentazione utile alla stipula del contratto di mutuo agevolato. I beni oggetto delle agevolazioni sono vincolati per un periodo minimo di 5 anni a decorrere dalla data di inizio effettivo dell’attività di impresa e fino alla estinzione del mutuo.

IMPORTANTE: la modulistica per richiedere le agevolazioni sarà scaricabile sul sito di ISMEA, ossia uno schema di istruzioni applicative che definirà i criteri e le modalità di presentazione delle domande, con individuazione delle procedure di concessione e di liquidazione delle misure agevolative.

Published by
Maria Pia Rana