Nel 2015 nel nostro Paese le nascite fanno segnare il minimo storico dall’Unità d’Italia. Il tasso di mortalità è il più alto registrato dal secondo dopoguerra. La popolazione è di 60 milioni 656 mila residenti. Gli stranieri residenti sono 5 milioni 54 mila. Il 22% della popolazione ha più di 65 anni. Questo è quanto rilevato dall’Istat nel Report sugli indicatori demografici.
Nel 2015 le nascite sono state, infatti, 488 mila 8 per mille residenti, quindicimila in meno rispetto al 2014, toccando il minimo storico dall’Unità d’Italia. Inoltre, il 2015 è stato il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, arrivata a 1,35 figli per donna. Intanto è salita a 31,6 anni l’età media delle mamme.
Sempre nello stesso anno si è toccato il picco più alto di decessi dal secondo dopoguerra: i morti, secondo i dati dell’Istat, sono stati 653 mila, 54 mila in più dell’anno precedente (+9,1%). L’aumento di mortalità risulta concentrato nelle classi di età molto anziane (75-95 anni).
Il report, inoltre, evidenzia anche un altro dato molto allarmante: nel 2015 la popolazione residente in Italia si è ridotta di 139 mila unità (-2,3 per mille). Al primo gennaio 2016, infatti, la popolazione totale è di 60 milioni 656 mila residenti. Gli stranieri residenti sono 5 milioni 54 mila e costituiscono l’8,3% della popolazione totale. Rispetto a un anno prima si osserva un incremento di 39 mila unità. La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni, con una perdita di 179 mila residenti.
Nel 2015 centomila cittadini italiani si sono cancellati dall’anagrafe per trasferirsi all’estero. Un dato in aumento (+12,4%) rispetto all’anno 2014. L’anno scorso, le iscrizioni anagrafiche dall’estero di stranieri sono state 245 mila; 28 mila, invece, i rientri in patria degli italiani. Le cancellazioni per l’estero hanno interessato 45 mila stranieri (-4,8% sul 2014) e centomila italiani.
Infine, gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale. In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva di 15-64 anni (39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il 13,7%).