Buone notizie arrivano sul fronte del potere di acquisto delle famiglie italiane, che tiene conto anche dell’andamento dei prezzi: nel terzo trimestre del 2015 è aumentato dell’1,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% rispetto al terzo trimestre del 2014. Questo è quanto reso dall’Istat che sottolinea come l’aumento dell’1,3% sia il più elevato dal secondo trimestre 2007.
Nel terzo trimestre del 2015 è cresciuto anche il reddito disponibile delle famiglie: +1,3% rispetto al trimestre precedente e +1,5% nel confronto con il corrispondente periodo del 2014. L’Istat evidenzia che la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 9,5%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014. Complessivamente è aumentata anche la spesa delle famiglie italiane per consumi finali: +0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014.
Inoltre, migliora il rapporto deficit-Pil. Nella media dei primi tre trimestri del 2015, infatti, si è registrato un rapporto tra indebitamento netto e Pil pari al 2,9%, con un incremento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel terzo trimestre 2015, mostra ancora l’istituto, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 2,4%, inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto a quello dello stesso trimestre del 2014.
Infine, aumentano le entrate. Nei primi trimestri del 2015 le uscite totali sono risultate pari al 48,4% del Pil, in calo rispetto al 48,9% registrato nel corrispondente periodo del 2014. Sempre nei primi nove mesi dell’anno appena terminato, le entrate totali sono aumentate dello 0,8% su base annua, con un’incidenza sul Pil del 45,5%. Nello specifico, per quanto concerne il terzo trimestre, le uscite totali sono cresciute, rispetto al 2014, dello 0,5%: la loro incidenza rispetto al Pil è risultata del 47,4%, in flessione rispetto al 48,0% registrato nel corrispondente trimestre dell’anno precedente. Anche le entrate totali sono aumentate, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dell’1,5%: la loro incidenza sul Pil è stata del 44,9%, rispetto al 45,1% del corrispondente trimestre del 2014. Sempre nel terzo trimestre 2015, il saldo primario è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,5% (era all’1,4% nel terzo trimestre 2014). Così come positivo è risultato il saldo corrente, con un’incidenza sul Pil dello 0,8% (0,4% nel terzo trimestre del 2014).