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Ius soli: un video e un nuovo sciopero della fame degli insegnanti

Un video per chiedere a gran voce il tanto discusso diritto alla cittadinanza per gli stranieri nati in Italia. E’ questa l’iniziativa promossa da Movimento Cooperazione educativa, Federazione italiana dei Cemea e CESV che oggi, 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che quest’anno coincide anche con la Giornata di Mobilitazione per il Riconoscimento della Cittadinanza, lanciano il loro appello attraverso un ampio coro di voci.

Maestri, educatori, insegnanti, docenti universitari che guardano negli occhi tutti i giorni gli oltre 800mila bambini e ragazzi che frequentano la scuola con i compagni italiani, ma non sono cittadini come loro. Insegnanti che si trovano nella condizione paradossale di doverli educare alla “cittadinanza e costituzione” sapendo bene che molti di loro non avranno né cittadinanza né diritto di voto.

Per questa ragione, le associazioni hanno deciso di promuovere il video, che vi proponiamo a margine dell’articolo, dal titolo “Sono già cittadine, sono già cittadini. Insegnanti ed educatori per la cittadinanza”. Il video è solo una della iniziative degli insegnanti che in più occasioni hanno espresso il proprio sostegno a chi da tempo si batte per chiedere il diritto alla cittadinanza.

Ricordiamo, a tal proposito, che il mese scorso, 992 insegnanti hanno fatto uno sciopero della fame e un mese di mobilitazione in tutta Italia per il riconoscimento dello Ius soli e dello Ius culturae. Questa iniziativa (rilanciata su facebook anche attraverso il gruppo “Insegnanti per la cittadinanza”) ha innescato scioperi della fame a catena che hanno coinvolto più di 100 parlamentari, rimettendo in gioco la possibilità di discutere la legge sulla cittadinanza in Senato.

«Dare la cittadinanza alle nuove generazioni italiane, a quelli che vengono chiamati figli degli immigrati o seconde generazioni significa accendere l’attenzione e la consapevolezza su che cos’è cittadinanza oggi nel nostro Paese». È questo l’appello che dà il via al video, un grido pacato, corale. Voci di maestri, docenti universitari, esperti e rappresentanti istituzionali che pongono, in fondo, tutti la stessa domanda: cos’è essere cittadino italiano oggi?

Ad oggi nelle scuole, come spiega nel video Vinicio Ongini, esperto di intercultura del MIUR, «ci sono circa 820mila alunni con cittadinanza non italiana, il 9,2% sul totale della popolazione scolastica complessiva. Ma la novità degli ultimi 5 anni è che all’interno di questo 9,2% sono in continuo aumento coloro che sono nati in Italia». Gli studenti delle seconde generazioni stanno quindi coprendo, come sottolinea Ongini, un vuoto anche da un punto di vista demografico legato alla diminuzione degli alunni italiani. Sono un elemento dinamico, che tiene in equilibrio il sistema scolastico italiano.

Il video lancia, quindi, un appello a tutti gli insegnanti che lo vorranno affinché si uniscano a un nuovo sciopero della fame, proprio nella giornata di oggi, e a organizzare in tutte le scuole italiane momenti di discussione sullo Ius soli, che Pietro Bartolo, responsabile del Presidio sanitario di Lampedusa, definisce come «un atto di grande civiltà e giustizia nei confronti di chi si sente italiano».

www.youtube.com/watch?v=xCCgvnjx9D0

 

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Redazione