E’ stata chiamata “In My Place”, al mio posto, la campagna lanciata da Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) per sensibilizzare i cittadini ad adottare atteggiamenti corretti nel rispetto dei portatori di handicap. L’iniziativa, promossa in vista del 3 dicembre, giornata in cui si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, si articola in diverse fasi, tra cui la prima, già compiuta, che ha visto i disabili e le loro famiglie raccontare le proprie storie personali che sono state poi accorpate in una raccolta di forte impatto in grado di colpire dritti nel centro del problema della mancanza di rispetto nei confronti dei disabili che si manifesta in molteplici modi, dal pregiudizio all’esclusione, passando per le barriere architettoniche.
Il messaggio lanciato da Fish è molto diretto: “Hai mai pensato di prendere il posto di una persona con disabilità? Potrebbe essere un’esperienza illuminante e sorprendente. Scoprire che esistono barriere fisiche ma ancora prima atteggiamenti di paura e pregiudizio che ti escludono, ti marchiano. Ne usciresti con un punto di vista, qualunque esso sia, molto cambiato”.
Passo successivo dell’iniziativa è quella di spingere i normodotati a calarsi nei panni di coloro che hanno raccontato le loro storie attraverso il progetto “In My Place”, adottando una storia (o più di una) e condividendola sui profili facebook e twitter.
L’obiettivo di Fish è quello di arrivare al 3 dicembre, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, con all’attivo il maggior numero di storie condivise per “poter abbattere l’ostacolo più grande, quello della paura, dove, una volta superata, c’è un posto per tutti”.
La raccolta delle storie è disponibile sul sito www.inmyplace.it