ULTIMA ORA

La cultura musicale entra nelle carceri siciliane

Diffondere e promuovere la cultura musicale nelle carceri siciliane è l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato fra il garante dei detenuti Giovanni Fiandaca, il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesu, il presidente Gandolfo Librizzi e il direttore del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo, Daniele Ficola.

Tale convenzione, fortemente voluta dal presidente Gandolfo Librizzi che ha lavorato alla realizzazione dell’ambizioso progetto, ha una durata triennale e prevede laboratori didattico – formativi con docenti e allievi e concerti con le formazioni di maggior prestigio del Conservatorio.

Nell’accordo, il garante dei detenuti svolgerà anche il ruolo di promozione e coordinamento dell’iniziativa. Invece, l’Amministrazione penitenziaria siciliana si occuperà dell’efficace svolgimento delle attività, delle procedure autorizzative, e della raccolta dei risultati.

Si tratta di un importante tassello del percorso di apertura verso il sociale e le realtà disagiate in cui la musica diventa strumento di riflessione e di rieducazione funzionale.

Come ha spiegato Librizzi: «Uscendo dal Conservatorio per entrare nelle chiuse mura delle carceri, si potrà ottenere un duplice risultato positivo: innanzitutto per i detenuti destinatari principali dell’offerta musicale, poi anche per gli stessi artisti che potranno così prendere coscienza di una condizione dell’esistenza ben diversa da quella dell’abituale pubblico dei concerti».

 

Published by
Redazione