Ormai quasi due mesi fa abbiamo preso in esame il “Libro bianco di Milano sull’innovazione sociale”. In particolare abbiamo proposto ai lettori di Felicità Pubblica il capitolo dal titolo “La road map dal 2012 al 2016”, ripercorrendo le principali tappe dell’esperienza milanese in tema di innovazione sociale.
Sarà forse l’effetto delle recentissime elezioni amministrative ma ho avvertito l’esigenza di riprendere in mano il Libro bianco per approfondire due aspetti centrali della questione:
Naturalmente l’esempio di Milano è estremamente utile a tutti gli operatori dell’innovazione sociale per mettere in evidenza gli “ingredienti” di un’esperienza di successo, quegli elementi che possono funzionare da “lievito” per diffondere innovazione sociale anche in contesti territoriali del tutto diversi.
Il ruolo dell’Amministrazione comunale
L’Amministrazione comunale di Milano è chiamata a svolgere un ruolo molto importante nel processo di sostegno alla scalabilità delle iniziative di innovazione sociale che si sono sviluppate negli ultimi anni nel suo territorio. In particolare, essa dovrà svolgere il fondamentale ruolo di regia del processo che potremmo definire “mainstreaming social innovation”, cioè di presidio e di supporto di tutta la filiera dell’innovazione sociale locale in modo da aumentarne la visibilità, la consapevolezza e l’impatto. La sfida che attende l’ecosistema milanese nei prossimi anni, infatti, è proprio quello di aumentare la sua rilevanza per un numero maggiore di stakeholder locali (cittadini, innovatori sociali, aziende, ecc.), le sinergie con altri campi di azione delle politiche locali e la sua connessione con altri contesti geografici. Per raggiungere questi obiettivi l’Amministrazione comunale deve svolgere un ruolo che va bene oltre la semplice erogazione di fondi; deve svolgere un ruolo più sfaccettato agendo a favore dell’accelerazione della visibilità dell’ecosistema, della diffusione di competenze adeguate e di una maggiore collaborazione tra i tanti soggetti operanti nell’ecosistema locale.
Nello specifico, questo ruolo complesso che l’Amministrazione comunale è chiamata a svolgere deve concretizzarsi in tre principali aree di azione:
I prossimi passi
Come è stato ampiamente discusso in precedenza, Milano ha assunto negli ultimi anni un ruolo leader per quanto riguarda l’innovazione sociale. Questo risultato è stato ottenuto soprattutto grazie alla presenza di un ecosistema locale contraddistinto da un buon grado di maturità. Nei prossimi anni, l’Amministrazione comunale è chiamata alla sfida fondamentale di supportare il processo di mainstreaming dell’innovazione sociale, cioè di sostenerne la scalabilità in modo da aumentarne la visibilità, la consapevolezza e l’impatto. Per rispondere con successo a questa difficile sfida, è fondamentale che l’Amministrazione comunale lavori per creare una cultura di fiducia e di collaborazione, sostenendo un tessuto di relazioni e contaminazioni (non solo tra gli operatori dell’innovazione sociale, ma anche tra questi e gli altri ambienti della realtà milanese) partendo dal patrimonio umano, cognitivo e sociale già esistente.
I prossimi passi che possono essere mossi in questa direzione possono riguardare le seguenti azioni: