Il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI – ha pubblicato il 2 maggio 2016 la scheda di sintesi della policy a sostegno delle startup innovative, una guida utile che riteniamo opportuno proporre a completamento dei nostri precedenti approfondimenti.
Le misure adottate dal Ministero mirano a promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare giovanile, l’aggregazione di un ecosistema animato da una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazione, così come a favorire una maggiore mobilità sociale, il rafforzamento dei legami tra università e imprese nonché una più forte capacità di attrazione di talenti e capitali esteri nel nostro Paese.
Accogliendo i suggerimenti formulati nel Rapporto Restart, Italia! – elaborato da una task force di 12 esperti istituita nell’aprile del 2012 dal Ministro dello Sviluppo Economico – e emersi dalla consultazione con i principali attori dell’ecosistema imprenditoriale nazionale, il Decreto Crescita 2.0 ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano la definizione di nuova impresa innovativa ad alto valore tecnologico, la startup innovativa: in via del tutto inedita.
La policy sulle startup innovative è stata interessata nell’ultimo triennio da diversi interventi di potenziamento. Da un lato, successivi interventi normativi (Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76, noto come “Decreto Lavoro”, convertito con Legge del 9 agosto 2013, n. 99; Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3, noto come “Investment Compact”, convertito con Legge del 24 marzo 2015 n. 33 ) hanno affinato e ampliato l’offerta di strumenti agevolativi previsti dal “Decreto Crescita 2.0”. Dall’altro ulteriori misure, anche non direttamente riconducibili al Decreto Crescita 2.0, sono intervenute ad arricchire il quadro normativo a sostegno dell’ecosistema delle startup e, più in generale, dell’imprenditorialità innovativa.
Alle misure agevolative possono accedere le società di capitale, costituite anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, e che sono in possesso dei seguenti requisiti:
Le società già costituite alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto Legge179/2012 e in possesso dei requisiti previsti dalla stessa, possono iscriversi alla sezione speciale del Registro delle Imprese e accedere ai benefici previsti per le startup innovative per un periodo di 4 anni, se la società è stata costituita entro i 2 anni precedenti, di 3 anni, se è stata costituita entro i 3 anni precedenti, e di 2 anni, se è stata costituita entro i quattro anni precedenti. Per approfondimenti sulle scadenze temporali, è possibile consultare la circolare 16/E emessa dall’Agenzia delle Entrate l’11 giugno 2014 (pag. 14).
In favore delle startup innovative, si applicano, come riportato nei precedenti approfondimenti, le misure agevolative per 5 anni dalla loro data di costituzione:
Per i dettagli si rinvia direttamente al link istituzionale.