Ci sono scuole in cui gli studenti non apprendono solo quanto necessario alla propria formazione didattica ma vanno ben oltre: imparano e applicano un valore universale come quello della solidarietà.
È il caso di 30 ragazzi di Asti che frequentano il secondo anno del corso di operatore meccanico ed elettrico che, attraverso quello che è stato denominato “Progetto Carlotta”, hanno aguzzato l’ingegno e creato un modello di rampa per il gioco della boccia, divenuto disciplina paraolimpica da ben 7 edizioni, e riservato esclusivamente a giocatori affetti da patologie molto gravi.
Prima che i ragazzi si mettessero all’opera, la rampa veniva gestita da un assistente, senza il quale era impossibile dare il via alla partita.
Ebbene, il gruppo composto dai 30 studenti, aiutati dai propri docenti e sostenuti da Valeria Sollazzo e Simona Catalano che hanno fatto da intermediarie con l’Associazione Pegaso, ha fatto in modo che da oggi in poi la rampa potrà essere manovrata direttamente dai giocatori.
Se il prototipo supererà i test di collaudo, potrà essere impiegato nelle gare federali, promuovendo l’autonomia dei giocatori affetti da patologie rilevanti.
Certamente non sarebbe risultato di poco conto se oltretutto si tiene conto dell’impegno solidale dimostrato dai ragazzi e del legame con la conoscenza del proprio territorio.