Alle 19,10 la prima scossa, magnitudo 5,4; alle 21,18 la seconda, ancora più forte, magnitudo 5,9. Il Centro Italia, dopo due mesi, è di nuovo sconvolto dal terremoto. L’epicentro è in Valnerina, tra le province di Macerata, Terni e Perugia, terra che ha già conosciuto la furia degli elementi anche nel 1979 e nel 1997. Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino le località più colpite. Ma l’area interessata si estende anche a molti altri Comuni delle Marche, dell’Umbria e dell’Abruzzo.
Al momento una sola vittima “indiretta”, un uomo di 73 anni morto per infarto, forse per lo shock. Pochi i feriti ma migliaia le persone che nelle prossime ore dovranno trovare rifugio in alloggi di fortuna. Tanti hanno evitato i disastrosi crolli della seconda scossa grazie all’avvertimento della prima. Questa volta ha prevalso l’istinto. La drammatica esperienza di agosto e la scossa delle 19,10 hanno convinto la popolazione a scendere in strada e a non rientrare nelle abitazioni. In questo modo la seconda scossa ha trovato edifici vuoti e si sono potute evitare decine di vittime.
È subito scattata la macchina dei soccorsi. La rete dei Comuni, la protezione civile, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine stanno mettendo in campo le risorse necessarie. Non sarà agevole fornire ospitalità a coloro che hanno abitazioni inagibili, in aree caratterizzate da clima rigido. Certamente oggi si manifesterà con forza la solidarietà dell’intero Paese. Qualcuno ha già fatto notare che c’è stato qualche crollo di troppo per un’area nella quale i precedenti terremoti avrebbe consigliato adeguati interventi antisismici. Ma di questo si parlerà nei giorni a venire.