La Toscana è la regione italiana che crede di più negli investimenti sulla green economy e sono le cifre a stabilirlo: nel corso del 2015 sono state circa 4.000 le assunzioni registrate nei settori che operano a favore dell’ambiente.
Durante un seminario sul futuro del green jobs, che si è tenuto il 20 gennaio scorso e promosso dalla Cgil Toscana, è intervenuto il segretario del sindacato, Mirko Lami, che ha dichiarato: «Nell’economia verde ci sono grandi occasioni che non dobbiamo perdere, c’è bisogno di un netto cambio di mentalità, facendo proprie la cultura del riciclo e in generale dell’ambiente. L’agroalimentare è il settore con le migliori potenzialità, come dimostra il polo piombinese, che prevede nel suo progetto di rilancio numerosi posti di lavoro in ambito green, oltre che nelle bonifiche e nelle demolizioni».
Da sottolineare è inoltre come la Toscana faccia parte del progetto europeo Egrejob (Euro-mediterranean green jobs), che punta alla promozione dello sviluppo economico, ambientale e socio-culturale della green economy nei paesi che fanno parte dell’area mediterranea.
L’incremento di investimenti ha visto una crescita anche a livello nazionale. Sono infatti state più di 370.000 le aziende che hanno scommesso sul settore “green” per un valore economico complessivo che supera abbondantemente i 100 miliardi di euro.
Considerando i dati sembra che l’Italia, seguendo anche il buon esempio delle regioni leader come la Toscana, sia decisa a muovere ulteriori passi verso un futuro basato su energia pulita e sostenibile.