Dopo sei anni dall’ultimo disco, “Elettra”, Carmen Consoli, la “cantantessa”, si rifà viva e possiamo dire che, oltre a mantenersi molto bene, continua l’ottima scia tracciata dai suoi precedenti lavori.
“L’abitudine di tornare” è un disco che racconta e che emoziona; soprattutto lo consigliamo per come l’artista racconta ed emoziona.
L’album di certo non si risparmia musicalmente e offre diversi contenuti che spaziano su più tematiche, raccontando anche l’attualità del nostro Belpaese con il tocco aspro e – perché no – cinico.
Si parla di femminicidio, del fenomeno dei migranti, della crisi economica, del giornalismo spietato ma sempre in una chiave tragicomica caratteristica, davanti alla quale quasi ci sentiamo legittimati istintivamente a sorridere, ma soprattutto a riflettere.
Non solo temi d’attualità, ma ampio spazio anche ad altre tematiche. Per esempio, il primo singolo, “Sintonia imperfetta”, altro non è che il lamento di un rapporto ormai routinario, arrivato a quel capolinea che per abitudine non si segna mai, o che arriva sempre troppo tardi.
Spazio al “romanticismo” (se così possiamo definirlo) nel brano “Oceani deserti” scritto con Max Gazzè, il quale entra perfettamente nel background artistico e musicale della sua amica e collega, ricamando un ottimo pezzo scritto a quattro mani.
Altro brano da segnalarvi è “Questa piccola magia”, dolce canzone dedicata alla novità del primogenito della cantante, raccontata da una musicalità elegante e un po’ retrò ma che mantiene negli arrangiamenti una caratteristica di sound moderno e contestuale.
Troviamo quindi molto in questo lavoro, un piacevole ritorno e un album che pare non sbagliare nessun colpo, andando dritto al cuore di chi lo ascolta e alla testa di chi riesce a leggerlo nella sua pienezza.
In fondo “L’abitudine di tornare” è una fotografia esatta dell’Italia d’oggi, un Paese che a tratti incanta e troppo spesso delude, una lettura che sicuramente giustifica il cinismo condiviso dall’artista, ma anche da tanti italiani.
TRACKLIST
- L’abitudine di tornare
- Ottobre
- Esercito silente
- Sintonia imperfetta
- La signora del quinto piano
- Oceani deserti
- E forse un giorno
- San Valentino
- La notte più lunga
- Questa piccola magia