Migliaia di bambini e ragazzi vivono in case fredde e poco luminose, non possiedono nessun gioco, non possono permettersi di praticare nessuno sport, e sono anche costretti a lasciare molto presto la scuola. Questo è quanto accade nel nostro Paese in cui un minore su tre è a rischio povertà ed esclusione sociale.
A rilevare questa drammatica situazione sono i dati del 7° “Atlante dell’Infanzia (a rischio) – Bambini, Supereroi“ di Save the Children, pubblicato per la prima volta da Treccani e disponibile nelle librerie italiane da inizio dicembre.
L’Atlante, a cura di Giulio Cederna, corredato dagli scatti di Riccardo Venturi, è stato realizzato nell’ambito della campagna “Illuminiamo il futuro”, intrapresa da Save the Children con l’intento di contribuire a eliminare la povertà educativa in Italia entro il 2030. L’Atlante racconta in 48 mappe comprese tra le 43 tavole e le 280 pagine di analisi e dati geolocalizzati, un viaggio nell’Italia dei bambini e con i bambini per portare alla luce la difficile realtà dell’infanzia a rischio ma che, allo stesso tempo, valorizza le risorse e le capacità di resilienza dei minori, veri e propri supereroi capaci di contrastare e sconfiggere condizioni di vita avverse.
Andando nello specifico del report possiamo osservare che i bambini di 4 famiglie povere su 10 soffrono il freddo d’inverno poiché i loro genitori non possono permettersi di riscaldare bene la casa, rischiando così di prendere bronchiti o malattie cardiovascolari. Un dato di ben 15 punti superiore alla media europea (39% contro 24,7%). Nel nostro Paese, questo fenomeno della così designata povertà energetica interessa anche l’11% delle famiglie non povere con bimbi, una percentuale che in Svezia e Norvegia si abbassa allo 0,3%. Oltre 1 minore su 4 abita in appartamenti umidi, mentre l’abitazione di oltre 1 bambino su 10 in famiglie a basso reddito non è abbastanza luminosa.
Un altro dato che merita attenzione proviene dalla mappa dei “Bambini Senza” in cui risulta che nel nostro Paese oltre 1 bambino su 20 (tra 1 e 15 anni) non riceve un pasto proteico al giorno e non ha giochi a casa o da utilizzare all’aria aperta. Più del 13% dei bimbi non ha uno spazio adatto a casa dove poter fare i compiti e non ha la possibilità di fare sport o frequentare corsi extrascolastici. Circa 1 bambino su 10 non può indossare abiti nuovi o partecipare alle gite scolastiche e quasi 1 bambino su 3 non sa cosa voglia dire passare una settimana di vacanza lontano da casa.
Infine, allarmante anche la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che lasciano prima del dovuto gli studi, fermandosi alla licenza media, che sfiora il 14,7%, mentre 1 alunno di 15 anni su 4 non raggiunge le competenze minime in matematica e 1 su 5 in lettura. Sei bambini e ragazzi su 10 i cui genitori hanno un titolo di studio basso sono a rischio di povertà ed esclusione sociale.