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LAMP: il nuovo test rapido per la diagnosi della meningite

I ricercatori della Queen’s University, in collaborazione con la Belfast Trust, hanno sviluppato un nuovo test che potrebbe accelerare notevolmente la diagnosi della meningite. Il suo nome è LAMP (Loop Mediated Isothermal Amplification) e, rispetto al tradizionale esame diagnostico per i cui risultati occorre attendere un periodo di 48 ore, questo dà risultati in un’ora.

Il gruppo scientifico ha lavorato e testato il nuovo esame diagnostico nel corso degli ultimi due anni, ricevendo riscontri positivi perché il test di fatto è risultato molto valido; si differenzia da quello attualmente utilizzato non solo per la tempistica dei risultati, notevolmente ridotta, ma anche per la modalità con la quale viene effettuato, e cioè attraverso un semplice campione prelevato dalla bocca.

Sappiamo quanto i tempi di intervento contro la meningite siano un fatto determinante, soprattutto perché esistono delle forme molto aggressive in grado di portare alla morte in breve, al punto che i medici sono spesso costretti a basare le cure sul loro giudizio clinico per stabilire gli antibiotici da utilizzare, con il rischio umano di sbagliare terapia. Si comprende dunque facilmente come il LAMP potrebbe fornire un aiuto concreto e fondamentale nella diagnosi per la meningite. Quest’ultima, ricordiamo, è un’infezione delle membrane protettive che si trovano intorno al cervello e al midollo spinale ed è causata nella maggioranza dei casi da batteri quali lo pneumococco e il meningococco; la forma meningococcica è la più complessa da diagnosticare e i suoi sintomi sono spesso comuni a un banale raffreddore.

Il dottor James Mc Kenna del Belfast Care e Social Trust è il ricercatore principale dello sviluppo del LAMP e spiega: «Il test permette ai medici di diagnosticare in modo efficiente la setticemia meningococcica, precisamente entro un’ora. La diagnosi LAMP potrebbe ridurre in modo significativo il numero di pazienti che assumono farmaci inutilmente e impedire l’ansia inutile ai pazienti e alle loro famiglie; inoltre, lo stesso test consente di risparmiare vite e tempo prezioso per il personale ospedaliero, quindi la prossima fase è che questo test possa essere reso disponibile a tutti i medici. Durante la progettazione del metodo LAMP ci siamo concentrati sulla produzione di un test che sarebbe stato facile da usare per i medici, in un ambiente ospedaliero».

La ricerca ha dunque dimostrato l’attendibilità del LAMP, tuttavia attualmente sono in corso studi ulteriori per verificare l’effettiva praticabilità del test nelle strutture ospedaliere. La speranza è che i risultati diano conferma positiva in tal senso ma è opportuno ricordare che, come nella maggioranza delle malattie, la migliore arma è sempre la prevenzione e dunque in questo caso non può che essere la vaccinazione.

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Redazione