6 aprile 2009 – L’Aquila, ore 3.32: la città si sveglia a causa di una violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.3 secondo la scala Richter.
L’evento sismico non coinvolge solo il capoluogo abruzzese ma anche i piccoli centri urbani limitrofi, causando la distruzione di numerosissimi edifici di ogni ordine e tipo.
La sorte peggiore però è legata al numero delle vittime che sono 309.
Il 6 aprile di ogni anno, a L’Aquila, si tiene la commemorazione delle vittime, con relativa fiaccolata, fino alle ore 3.32, quando abitualmente si assiste ai 309 rintocchi della campana (uno per ogni vittima) nella piazza principale della città.
A 8 anni dal sisma sono ancora molti gli assistiti – coloro le cui case sono ancora inagibili – che vivono all’interno del Progetto C.a.s.e (complessi antisismici ecocompatibili nati a pochi mesi dal terremoto) delle 19 “new town” e nei M.a.p (Moduli abitativi provvisori).