Conta già 50.000 utenti registrati, ideata tempo fa da una startup torninese con l’obiettivo di coniugare risparmio e lotta agli sprechi alimentari.
Si chiama “Last minute” e prevede che la merce sia messa in vendita quando sta per scadere o quando resta invenduta. Per aderire a questa buona prassi sarà sufficiente scaricare l’applicazione disponibile qui ed essere dunque aggiornati sui prodotti che potrebbero servirci con la garanzia di poter risparmiare fino al 40% sull’alimento, contribuendo contemporaneamente alla lotta contro gli sprechi alimentari.
Basterà dunque uno smartphone sul quale andremo a scaricare l’app gratuita; riceveremo notifiche in base al tipo di prodotti che possono interessarci e alla zona in cui viviamo. Naturalmente per l’acquisto del prodotto scelto bisognerà recarsi nel punto vendita.
Francesco Ardito, l’ideatore di “Last minute” spiega come questo vantaggio riguardi tutti: «Il commerciante, vende qualcosa che sta per scadere e che rischierebbe di buttare nel giro di uno o due giorni e magari guadagna un nuovo cliente, l’utente, compra a un prezzo molto più basso perché chi vuole aderire nella nostra policy deve fare offerte di almeno il 40% di sconto, e l’ambiente ci guadagna in risparmio di spreco. Calcoliamo infatti che ogni mese con la rete che abbiamo messo in piedi ad oggi riusciamo a salvare circa 2 tonnellate di cibo che altrimenti finirebbe tra gli scarti alimentari».
Legambiente e Altroconsumo hanno premiato la startup torinese conferendole il premio “innovazione”. La squadra degli ideatori del progetto è composta da 7 persone che ogni giorno lavorano per ampliare il programma. Fino a questo momento sono in rete Torino, Milano, Genova, Terni, Termoli, Napoli e Palermo.
“Last minute” ha appena avviato una partnership con alcuni dei leader mondiali del mercato dei buoni pasto e alla fine di marzo avrà inizio una campagna di diffusione che partirà da Torino, per poi spostarsi a Milano e Bologna, mentre a giugno sarà la volta di Roma.
Terminato il periodo estivo, se tutto sarà andato come ci si auspica, il test italiano approderà anche in Spagna e Portogallo.