Avevamo spiegato in un precedente articolo come il Senato avesse approvato una manovrina per sospendere l’emissione da parte del conio delle monete da 1 e 2 centesimi e avevamo scritto anche che la misura avrebbe riguardato solo l’Italia.
Tuttavia, a quanto pare, nessuno dei nostri parlamentari si è posto questo semplice problema: è possibile sospendere solo in Italia la circolazione di una moneta europea? La risposta appare subito evidente.
Non c’è alcun dubbio sul fatto che avere tante monetine in tasca o nel borsellino sia di fatto una seccatura e tra l’altro non c’è supermercato o negozio che accetti di cambiare quelle monetine (nel senso: cambia 100 centesimi corrispondendo 1 euro), vi sfidiamo a provare.
Di fatto, il centesimo di euro rappresenta in modo diretto l’unità della moneta europea, esattamente come il centesimo di dollaro, e quindi liberarsene in modo semplice non è possibile.
L’emendamento aveva calcolato un risparmio dei circa 23 milioni di euro non coniando le monetine da 1 e 2 cent, ma senza di esse la Zecca avrebbe dovuto aumentare la produzione, con il relativo costo, delle monete da 5 centesimi. Il conguaglio costi/benefici non è stato calcolato.
Inoltre la BCE ha scritto due pareri a Belgio e Finlandia che avevano già approvato norme simili a quella italiana. Il testo dei pareri recita che l’art. 2 del regolamento 947/98 dichiara che l’euro, come moneta dell’area, è diviso in 100 centesimi (come sostenevamo prima) e inoltre non è possibile vietare ai clienti di pagare l’esatto ammontare dovuto usando monete da 1 e 2 centesimi.
Pertanto fonti del Tesoro assicurano che presto (questione di giorni o settimane) verrà inserita nella Finanziaria una norma per eliminare la manovrina di maggio. Quindi il nostro Paese non smetterà di coniare le monetine che continueranno a circolare normalmente come sempre in tutta Europa.
Rassegniamoci e prepariamo tasche e borsellini adeguati.