La scuola e il carcere si incontreranno, per il terzo anno consecutivo, il 15 novembre 2015, per riflettere insieme sul sottile confine fra trasgressione e illegalità, sui comportamenti a rischio, sulla violenza che si nasconde dentro ognuno di noi.
Si tratta di un progetto promosso dall’Associazione Libera, che coinvolgerà oltre 10 mila studenti di 150 scuole italiane e più di mille volontari di 56 associazioni. Inoltre, verranno distribuite 10.000 copie del giornale “A scuola di libertà”, oltre a dvd e manifesti.
Obiettivo del progetto è la promozione di un modello di vera sicurezza sociale basato sulla solidarietà, la prevenzione, la responsabilizzazione, attraverso lo scambio di esperienze, le testimonianze di persone detenute e di chi si occupa di questi temi e il confronto con i giovani.
Gli studenti, così, avranno modo di conoscere direttamente chi ha commesso un reato ed è stato privato della libertà, chi, come gli agenti penitenziari, lavora ogni giorno a stretto contatto con i detenuti e infine i volontari, che investono le proprie energie per aiutare i detenuti nel loro percorso di consapevolezza e reinserimento nella società. Si cercherà di far capire loro l’importanza della libertà perché può capitare di perderla per errori, per leggerezza, o per scarso rispetto degli altri. Inoltre, gli verrà spiegato che chi ha perso la libertà deve avere la possibilità di riconquistarla scontando una pena rispettosa della dignità delle persone. Esistono perciò pene alternative al carcere per le persone che hanno commesso un reato, ne hanno capito la gravità e hanno riflettuto sul danno e la sofferenza inflitti alle vittime.