«Libri di testo gratuiti, a settembre, per tutti gli studenti e studentesse che vivono nelle aree colpite dal terremoto del Centro Italia, per un totale di 140 Comuni coinvolti», questa era la bella notizia data dal ministero dell’Istruzione alle famiglie degli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado al quale avevamo dedicato un articolo.
Ora salta fuori che la convenzione siglata tra il ministero dell’Istruzione e l’Associazione italiana editori (AIE) presenta in realtà delle restrizioni in cui nel comunicato non si faceva alcuna menzione. Infatti, ad esaminare la circolare giunta recentemente nelle scuole del cratere, si scoprono criteri di accesso alla misura di cui non si era affatto parlato. Tanto per cominciare, stando alla circolare, bisognerà infatti avere la residenza in uno dei Comuni colpiti dal terremoto, poi bisognerà presentare la certificazione di inagibilità della casa e un livello Isee non superiore ai 32.000 euro.
Le famiglie sono naturalmente rimaste spiazzate da queste limitazioni che nelle dichiarazioni ufficiali non erano state neanche menzionate, soprattutto perché le prime parole a favore di questa decisione intendevano sgravare i genitori almeno dal compito di provvedere alla dotazione di strumenti scolastici per i propri figli. Secondo molti genitori si tratta di un provvedimento che quindi andrebbe chiarito e ridefinito perché avere una casa agibile a questo punto risulta un fattore discriminante, dal momento che poi le altre condizioni per accedere alla misura potrebbero non esistere, come ad esempio un Isee inferiore a quello stabilito.
Insomma, per avere i libri scolastici gratuiti bisognerà rispondere a tutti i criteri previsti per la circolare. Di fronte alle proteste dei genitori e delle associazioni, i vertici del Miur si dicono stupiti: «La prima donazione è stata messa a disposizione gentilmente dall’Aie; un nuovo accordo che amplia quello siglato precedentemente ma che ha costretto il ministero a determinare dei criteri nella donazione. Ora per poter sfruttare al meglio i fondi disponibili è stata stabilita una procedura che consente di dare la priorità alle famiglie in maggiore stato di difficoltà. Tra l’altro la distribuzione gratuita dei testi varrà per i prossimi due anni scolastici, il 2017/2018 e il 2018/2019».
Morale: libri di testo gratis ma non per tutti, con criteri di accesso stabiliti in un secondo passaggio che lasciano interdetti i nuclei familiari. Chi, a parere dei vincoli stabiliti, starà meno peggio dovrà rinunciarvi nonostante i disagi causati dal terremoto.