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Lido Onda Libera: una campagna di crowdfunding che profuma di mare e legalità

“La mafia va combattuta, in ogni sede, in ogni modo, anche con il crowdfunding”. E’ questo il messaggio che arriva dalla spiaggia di Scanzano Jonico, in Basilicata, dove un’ex stabilimento balneare confiscato alla criminalità è diventato un presidio della legalità, anche grazie all’associazione Libera. La struttura balneare, la prima confiscata alla criminalità e utilizzata per fini sociali, ha promosso ora una campagna sulla piattaforma Eppela per raccogliere fondi utili al suo sostentamento.

Lido Onda Libera, questo il nome della struttura, ha preso infatti il posto dello stabilimento lo Squalo Beach, confiscato alla criminalità organizzata il 29 settembre del 2011, durante l’operazione Octopus. Nel 2012 il bene è stato poi affidato a Libera per destinarlo a uso sociale e dall’estate del 2015 è gestito dalla Società Cooperativa Onda Libera promossa da UISP (Unione Italiane Sport per Tutti) e da AIPD (Associazione Italiana Persone Down).

Obiettivo dello stabilimento è soprattutto quello di “creare uno spazio partecipato, sostenibile, inclusivo e accessibile per sensibilizzare gli ospiti alla promozione della cultura della legalità, alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente”, come si legge nella campagna di crowdfunding, “con una attenzione particolare al recupero dei materiali riciclabili e all’uso consapevole dell’energia, alla promozione dell’integrazione umana e sociale, introducendo i temi dell’accoglienza e dell’inclusione sociale, all’attenzione verso i più piccoli, la terza età e i disabili, con attività di animazione ludico-motorie e con l’abbattimento delle barriere nel lido”.

La campagna di raccolta fondi, che scadrà fra poco più di un mese, nasce in particolare allo scopo di raccogliere 5.000 euro utili a portare avanti le seguenti attività:

  • la sostituzione delle vecchie pedane di legno costituenti il pavimento e i camminamenti del lido per assicurare una superficie di calpestio più sicura e stabile all’accesso di persone disabili, carrozzine o persone con mobilità ridotta;
  • la costruzione di strutture per l’ampiamento delle zone d’ombra (tettoie, tendaggi) così da aumentare lo spazio per attività ludico motorie di bambini e soggetti anziani;
  • l’acquisto e l’installazione di un piccolo impianto video-luci-musica da usare durante cineforum e dibattiti e per la realizzazione di laboratori musicali e di arti visive da svolgere con le persone ospiti del lido.

I lavori di riqualificazione verranno effettuati dai soci, da volontari e da minori ospiti di strutture protette del territorio opportunamente supervisionati da personale esperto attraverso un laboratorio di autocostruzione. Il laboratorio avrà anche la finalità di sviluppare capacità di progettazione e tecniche manuali dei soggetti partecipanti.

La campagna di crowdfunding prevede anche delle ricompense che vanno dall’uso di ombrelloni e lettini nel corso della stagione estiva, alle t-shirt, passando per la partecipazione ai laboratori di autocostruzione.

 

 

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Redazione