Le Filippine sono un arcipelago di oltre 7.000 isole nell’Oceano Pacifico, a nord-est del Borneo, che contano 97.848.413 persone e si trovano al 12° posto in classifica tra gli Stati più popolosi al mondo. Anche a livello sanitario, la situazione non è semplice dal momento che la maggior parte dei servizi è privato, infatti solo il 34.7% viene sovvenzionato dallo Stato. Le tantissime persone povere, quindi, non possono permettersi cure adeguate. Per questo motivo arrivano i rinforzi! Stiamo parlando dell’associazione AFMAL che torna nelle Filippine per dare una mano a chi più ne ha bisogno, insieme all’aiuto di sei medici specializzati in vari rami.
Il 10 gennaio da Roma è partita la nuova spedizione per le Filippine che si è conclusa il 22 gennaio. I sei medici che hanno composto la spedizione nell’Arcipelago – toccando Manila/Quiapo, Amedeo, Pasig e Cebu – sono degli specialisti in otorinolaringoiatra, allergologia pediatrica, cardiologia e pronto soccorso accompagnati dal presidente e dal vice-presidente dell’Afmal e da Fra Gerardo D’Auria.
Nelle Filippine, l’AFMAL lavora per aiutare le persone più deboli che spesso sono emarginate dalla società senza avere diritti, a cominciare dai bambini, i soggetti più a rischio, abbandonati a se stessi da familiari che non hanno soldi e possibilità. L’AFMAL vuole aiutare tutti, ma in particolare, interviene a favore di questi bambini, affetti da patologie invalidanti come l’ipoacusia (abbassamento dell’udito), le cerebrolesioni gravi e le malattie di natura allergica. Le donazioni e i contributi che l’AFMAL riceve consentono loro di sostenere lo sviluppo dei bambini e dei giovani, anche attraverso il sostegno scolastico, sanitario e alimentare, sorreggendo le famiglie in difficoltà, donando borse di studio e favorendo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
L’AFMAL, Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani, è nata nel 1979 da Fra Pierluigi Marchesi; essa non ha scopo di lucro e si occupa soprattutto dell’emergenze sanitarie, dello sviluppo di iniziative di solidarietà internazionale, gestisce e promuove progetti di sviluppo socio-sanitario e a volte, collaborando anche con altre associazioni umanitarie nei settori sanitari, agricoli, produttivi, educativi e formativi. L’AFMAL ha anche un programma di adozioni a distanza nelle Filippine, a favore di bambini disabili ospitati nel centro Bahay San Rafael, nel comune di Amedeo (Carite), e dei ragazzi dell’istituto per sordomuti Gefi di Manila. L’Associazione cerca, attraverso l’opinione pubblica, di far conoscere alle persone i problemi di questi Paesi poveri, come le Filippine appunto, e cercare di sensibilizzare la gente al dramma delle popolazioni che vivono in luoghi sottosviluppati. Per questo motivo vengono organizzati incontri, seminari e conferenze cercando così di promuovere campi di lavoro e di studio.
Uno dei sei medici che collabora con l’AFMAL, Giuseppe Alvaro, racconta con queste parole del suo ultimo viaggio nelle Filippine: “Il grigiore del degrado e della povertà viene attenuato dalle divise scolastiche dei bambini, che sono di tutti i colori e rallegrano le strade. E’ un’immagine che scalda il cuore”. Ecco, questo è uno dei motivi per il quale fa piacere aiutare queste persone, e questi medici, che sono partiti dall’Italia il 5 gennaio, hanno fatto visita a circa 600 persone in cinque località e hanno visto con i loro occhi il degrado che affligge queste popolazioni costrette ai margini che ogni giorno devono combattere per andare avanti. Molte famiglie sono costrette, addirittura a trasferirsi nelle discariche e i bambini, vivendo in quei rifiuti, soffrono molto e non hanno una vita sana. Questo comporta continui problemi a livello fisico, non solo per i bambini – nei sono stati riscontrati ritardi nella crescita – ma anche tra gli adulti, che presentano casi di infezioni respiratorie e malattie come asma e piccoli raffreddori che purtroppo, se non curati, portano a gravi polmoniti.
I volontari raggiungono anche le comunità rurali sull’isola di Cebu o Bohol, dove non mancano casi di ipertensione, infezioni cutanee e disturbi gastrointestinali, mentre non ci sono ospedali e centri medici. Anche in questi casi, l’associazione contribuisce al benessere della popolazione attraverso visite mediche e distribuzione di medicine, ma donando carrozzine e apparecchi acustici a chi ne ha bisogno. Il loro supporto, arriva anche nel carcere di Manila, a Trece Martires, dove purtroppo c’è un grande sovraffollamento e le condizioni igienico-sanitarie sono orribili.
Il lavoro di quest’Associazione, dunque, non è solo quella di aiutare, ma dare una vera e propria speranza a chi non ne ha più.
“Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi”
Wim Wenders