Sostenibilità

L’Italia dei Borghi in festa

Il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo ha proclamato il 2017 Anno dei Borghi. Dal 2 al 4 giugno Legambiente festeggia i piccoli comuni con Voler bene all’Italia, l’iniziativa promossa per valorizzare l’Italia dei borghi.

Sono stati predisposti decine di itinerari speciali, visite guidate e aperture straordinarie “alla scoperta di un’Italia che protegge i suoi territori e costruisce percorsi verso il futuro”.

Pollica, Pantelleria, Melpignano, BuccinoBiccari, Masullas, Montesegale, Roseto Capo Spulico, Castel del Giudice, Stroncone, San Leo, i comuni dell’Ecomuseo della Valle dell’Aso, del Parco del Beigua e delle Cinque terre sono solo alcune delle località che si potranno visitare nel fine settimana della Festa della Repubblica.

Con Legambiente la rete dei Borghi autentici d’Italia e l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche. Saranno proprio le Guide ambientali ad accompagnare gli escursionisti nelle camminate solidali in alcuni dei comuni della dorsale appenninica, “per dimostrare anche come i mestieri green del turismo attivo siano parte del futuro dell’Appennino”. Partecipando si contribuirà alla raccolta fondi denominata La Rinascita ha il Cuore Giovane, “per sostenere i giovani imprenditori dell’area del centro Italia colpita dalle scosse di terremoto di agosto e ottobre scorsi, che hanno deciso di restare dove sono nati, scommettendo sulle bellezza, la qualità e sul territorio”.

Ma l’iniziativa del fine settimana è stata preceduta da un importante momento di riflessione, ieri presso il Ministero dei Beni culturali e del Turismo con il Convegno Le radici del futuro. Il protagonismo dei borghi italiani nei percorsi di rigenerazione e innovazione sociale. Promotori dell’iniziativa il Ministro Dario Franceschini, Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati e Rossella Muroni, Presidente di Legambiente. Oltre all’intervento di numerosi e qualificati esperti, nella seconda parte dei lavori (La parola ai terrotori), si sono succedute le testimonianze di Ivan Stomeo Sindaco di Melpignano e Presidente Associazione BAI, Lino Gentile, Sindaco di Castel del Giudice, Antonella Nonnis, Coordinatrice Ecomuseo della Valle dell’Aso, Luigi Lucchi, Sindaco di Berceto, Vittorio Alessandro, Presidente del Parco delle Cinque Terre, Giovanni Lolli, Vice Presidente della Regione Abruzzo.

Da segnalare, infine, la pubblicazione ANTIDOTO BORGHI. Mali antichi, tendenze recenti e futuri possibili nei territori del Belpaese. 8° Rapporto nazionale Piccoli comuni, a cura di Legambiente e Gianfranco Imperatori Onlus, da cui abbiamo liberamente tratto alcuni passi. Per consultare il testo integrale.

TRE POLICY PER BORGHI E TERRITORI?

«Occorre andare dalle specificità all’insieme, alle specificità; è una strategia condivisa ma pur sempre composta di tanti particolari. Come il territorio dei borghi! Come l’Ologramma: «ogni parte contiene l’intera informazione e ogni frammento mostrerà sempre l’oggetto per intero».

  1. L’opportunità residenziale. Quasi una casa vuota ogni due occupate: opportunità di riuso abitativo, sociale e turistico strategica! Nuove nascite, migranti, cittadini urbani di ritorno o di nuovo attecchimento possono trarne vantaggio condiviso;
  2. L’opportunità agricola. Il confortante ritorno di giovani all’agricoltura, l’exploit di prodotti di eccellenza italiana sul mercato internazionale, il connubio filiera agrolimentare/attrattività turistica enogastronomica;
  3. L’opportunità turistica. Approccio emozionale e “Borghi Certificati”.

  1. L’opportunità residenziale – ABITARE RADICE DEL CONDIVIDERE

Abitazioni nei comuni < 5.000 abitanti (anno 2021)

  • 342.855 abitazioni occupate (incremento contenuto su decennio precedente: +3,3% rispetto al +7,6% del 2011/’01).
  • 184.967 abitazioni non occupate (incremento più contenuto delle abitazioni occupate e blocco di edificazione (solo +2,2% l’aumento rispetto al +7,2% del 2011/’01).
  • Dalle abitazioni non occupate, potenzialmente disponibili, vanno escluse: – le abitazioni con finalità turistica: 51,7% delle non occupate (1,13 milioni) – le non utilizzabili (per statica, servizi, infrastrutture): 7,7% delle non occupate.

Restano 886mila abitazioni facilmente utilizzabili e disponibili per la riorganizzazione urbanistica dei territori! Il solo 15% ospiterebbe 300 MILA CITTADINI (in 133mila abitazioni).

In linea con i recenti dati Cresme-Symbola («Una nuova edilizia contro la crisi, 2017») Lavori di adeguamento per €2 miliardi e 30 mila nuovi addetti.

  1. L’opportunità agricola

Il confortante ritorno di giovani all’agricoltura, l’exploit di prodotti di eccellenza italiana sul mercato internazionale, il connubio filiera agrolimentare/attrattività turistica enogastronomica oggi possono divenire un sistema coordinato.

Se solo un quarto delle superfici coltivate abbandonate negli ultimi 20 anni fosse innovativamente riutilizzato avremmo 125mila nuove aziende agricole (12 ettari ognuna).

  1. L’opportunità turistica

1° work in progress

Sei posti letto dei comuni fino a 5.000 abitanti fossero utilizzati secondo la media italiana (21,9% invece che l’attuale 18,2%), il turismo – settore “labour intensive”- occuperebbe 18.433.000 notti/letto, con un fatturato indotto di 1,84 miliardi di euro e l’attivazione di circa 33.400 unità di lavoro.

Come far ciò:

  • Un’efficiente banda larga perché il web è la chiave («Attrazione locale/mercato globale) sia del mercato escursionistico, interno che internazionale;
  • Contemporaneamente rinsaldare il legame con gli operatori/intermediari del settore, per coordinare la splendida ma frantumata capacità di offerta: fare rete, per un crescita strategica dell’offerta.

2° work in progress

CERTIFICARE LE IMPRESE FUNZIONA PERCHE’ NON FARLO CON I BORGHI?

Certificazioni ambientali: acceleratori di competitiva e performance, anche economiche, delle imprese. Certificare significa garantire, condividere valori, essere più competitivi, migliorare la reputazione! Chiari vantaggi per le imprese. Le migliori certificate nelle 4A (Automazione, Abbigliamento, Arredocasa, Alimentari) esportano nell’86% dei casi, mentre le non certificate nel 57%. (da “Certificare per competere”, Symbola2016)

E i “Borghi certificati” (con protocolli di qualità condivisi)? Abbiamo individuato un insieme di «Borghi Certificati»; 567 comuni: (245 «Borghi più belli d’Italia», «224 «Borghi Autentici», 220 «Bandiere Arancioni», 81 «Siti Unesco»)

3° work in progress

SE LA VERA RICCHEZZA DELL’ITALIA È LA «BELLEZZA»

Nella nostra economia è stimata 240 miliardi di euro, il 16,5% del Pil. Ma con le performance dei migliori competitor europei potrebbe salire a 370 miliardi, secondo “Fondazione Italia Patria della Bellezza” e Prometeia 2017. Questo nei settori:

  • consumo di qualità (moda, alimentari e abitazione);
  • beni tecnologici (elettronica, meccanica, mezzi di trasporto);
  • industria creativa (design, editoria, musei, spettacoli);
  • turismo oltre investimenti pubblici, volontariato e donazioni.

Dunque 1 euro su 6 del fatturato è “economia della bellezza”. Il benchmark con la Francia, mutuando le migliori performance nei beni di qualità e nel turismo, ragionevolmente incrementerebbe il fatturato di oltre il 50%, passando da 20 a 30 miliardi €.

Quindi l’Italia dei borghi < 5.000 avrebbe fatturato aggiuntivo per €1, 6 miliardi, per quasi 30 mila unità di lavoro!

4°work in progress

E il turismo nelle aree del sisma?

Dove investire le risorse, significative ma limitate, della ricostruzione? E come ripensare il turismo, sostegno fondamentale?

Stima delle abitazioni coinvolte nel «cratere»: 326.768. «Seconde case» stimate in 82.284. Quelle a fini turistici: 10/15%: circa: 41 mila unità.

Le seconde case («sempre lì; sempre per meno tempo, soprattutto quando i figli crescono, quando si invecchia e i nonni residenti muoiono…») non sono il modo più efficiente di pensare il turismo.

Con 3 stanze e 5 letti ognuna – se occupate nella media dei comuni con meno di 5.000 abitanti – significano almeno 10 milioni di notti/anno.

Per una ponderata decisione si valuti che tra 10 anni, tempo medio per la ricostruzione e l’attecchimento sociale, nei 140 comuni del cratere sono stimati 584.727 abitanti di cui: 15% morti (della popolazione attuale) e 37% > 65 anni della popolazione (che nel 2227 sarà -23% dell’attuale). Una cornice critica per un turismo familiare delle seconde case.

Oltre il sisma

Dopo il dramma serve una nuova vision per l’offerta turistica: qualificata, flessibile, condivisa. Oggi «Albergo diffuso», domani «Albergo soffuso» (residenza turistica diffusa, tourist cohousing, nuove modalità airbnb, ecc.).

Leghiamo la funzione ricettiva alla rete qualitativa dell’offerta culturale, sociale, agroalimentare con lavori che hanno bisogno di giovani qualificati per «condividere cittadinanza».

Published by
Valerio Roberto Cavallucci