Dopo tre anni di cali continui finalmente l’economia del nostro Paese torna a crescere. Nel 2015 il Pil italiano è aumentato dello 0,8% rappresentando la crescita più significativa dal 2010 (+1,7%). Questo è quanto rilevato dall’Istat.
Dall’analisi dell’Istat emerge che dal lato della domanda interna nel 2015 si registrano variazioni positive nei consumi finali nazionali (0,5%) e negli investimenti fissi lordi (0,8%). I consumi sono trainati dalla spesa delle famiglie che sale dello 0,9%, l’aumento più alto dal 2010, mentre per gli investimenti si tratta della prima variazione positiva dal 2007.
Per quanto concerne i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono cresciute del 4,3% e le importazioni del 6%. La domanda interna ha concorso in maniera positiva all’aumento del Pil per 0,5 punti percentuali, mentre la domanda estera netta ha registrato un contributo negativo per 0,3 punti in quanto le importazioni sono aumentate di più delle esportazioni.
Secondo i dati Istat, inoltre, l’indebitamento è di 43.101 milioni di euro, in calo di oltre 5,5 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente. Il rapporto debito/pil dell’Italia, invece, è aumentato nel 2015 al 132,6% dal 132,5% del 2014.
Infine, per quanta riguarda la pressione fiscale totale è risultata pari al 43,3% del Pil nel 2015, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto all’anno 2014 e in ogni caso al minimo dal 2011.