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L’Oms lancia l’allarme sui rischi di avvelenamento da piombo

L’intossicazione da piombo si potrebbe evitare completamente, tuttavia soltanto nel 2013 ben 853 mila persone hanno perso la vita a causa del piombo. Una delle principali fonti di avvelenamento sono le vernici che lo contengono, adoperate soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Solamente 1/3 dei Paesi ha controlli rigorosi regolamentati dalla legge.

A lanciare l’allarme è l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), in occasione della settimana internazionale di prevenzione dell’avvelenamento da piombo, che si celebra dal 23 al 29 ottobre.

L’esposizione al piombo, come ha rilevato l’Istituto per la valutazione della salute (Ihme), è responsabile del 9,3% della disabilità intellettiva inspiegata, del 4% delle malattie ischemiche cardiache e del 6,6% degli ictus.

L’Oms sottolinea che non vi è un livello sicuro di esposizione al piombo poiché qualunque quantità risulta essere tossica per l’uomo, in particolare per le donne incinte e i bambini. Questi ultimi rappresentano la fascia più esposta poiché il loro sistema nervoso ancora in sviluppo assorbe il piombo 4-5 volte in più degli adulti. Per quanto concerne invece gli adulti, esso aumenta il pericolo di ictus, malattie ischemiche cardiache e danni renali, mentre nelle donne incinte causa danni al feto, con maggiori probabilità di aborti, malformazioni e nascite premature.

L’esposizione al piombo può avvenire in diversi modi: per inalazione (benzina, o combustione di materiali contenenti piombo), per ingestione (polveri, acqua e cibo contaminati), e per l’utilizzo di alcuni cosmetici e farmaci tradizionali. Poi una volta in circolo nel corpo, il piombo si accumula negli organi, nelle ossa e nei denti.

Le conseguenze provocate dall’avvelenamento da piombo sono permanenti e colpiscono soprattutto lo sviluppo del cervello e il sistema nervoso. Proprio in virtù di ciò uno degli scopi primari dell’Oms è che entro il 2020 il bando alle vernici al piombo sia conseguito in tutti i Paesi del mondo visto che ad oggi in più di un terzo degli Stati è ancora legale vendere vernici al piombo che vengono poi utilizzate nelle case, nelle scuole e in altre strutture.

 

 

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Redazione