Avreste mai pensato che i fondi del caffè usati sarebbero diventati pellet per alimentare stufe, caldaie e in futuro anche le auto? È quello che sta accadendo a Londra, dove la catena di coffeshop britannica Caffè Nero e le aziende specializzate in riciclo First Mile e Bio-Bean hanno stretto un accordo che prevede di raccogliere, in un anno, 218 tonnellate di fondi di caffè dai negozi presenti nella capitale britannica che saranno poi trasformati in 98 tonnellate di pellet, capaci di riscaldare 435 abitazioni per un anno.
Nel dettaglio, l’azienda First Mile provvederà a dare alla Caffè Nero speciali sacchi per la raccolta differenziata in cui sono conferiti i fondi di caffè utilizzati. I sacchi saranno prelevati dalla stessa First Mile ogni sera e consegnati poi per la trasformazione in pellet per stufe e camini.
L’obiettivo futuro, come ha spiegato l’azienda, sarà quello di estendere l’iniziativa ad altre città, oltre appunto Londra, e di trasformare i fondi di caffè anche in un altro combustibile, il biodiesel. Una tonnellata di fondi caffè, infatti, permette di ottenere 245 litri di biofuel.
Tale esemplare iniziativa di sostenibilità ambientale è stata abbracciata recentemente anche da un’altra catena di caffetterie, la Costa Coffee, che ha stretto un’intesa con la Bio-Bean in base alla quale raccoglierà tremila tonnellate di fondi di caffè da 800 punti vendita, destinate alla produzione di biocarburante.