Promuovere attività congiunte volte a diffondere, in particolare tra i giovani, la cultura della legalità e a fronteggiare in modo sinergico le associazioni mafiose. E’ l’esemplare obiettivo del protocollo d’intesa stipulato tra l’Arma dei Carabinieri e l’Associazione Libera contro le mafie.
Nello specifico tale accordo si articola attraverso due nodi fondamentali dell’antimafia del fare e del sapere. L’antimafia del fare concerne la vicinanza alle vittime di reato e la sicurezza dei beni confiscati. E poi il contrasto diretto alla criminalità organizzata, sopratutto nei settori ambientale e sanitario. L’Arma dei Carabinieri interverrà celermente per verificare e approfondire le circostanze di criticità che verranno segnalate dalla rete dell’associazione sul territorio.
L’antimafia del sapere riguarda, invece, l’approfondimento di questioni relative alla lotta alle mafie e all’aggressione dei patrimoni illegalmente accumulati, nella consapevolezza che un’accurata conoscenza di questi fenomeni rappresenta il fulcro per un’efficace azione di contrasto.
L’Arma coinvolgerà nell’importante iniziativa gli Istituti di formazione, l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative (I.S.T.I.), mentre l’Associazione Libera renderà disponibili i propri operatori per scambi di esperienze e conoscenze. Inoltre, nell’antimafia “del sapere” rientra anche la collaborazione con il Centro Sportivo dell’Arma, che parteciperà con gli atleti di punta alle iniziative organizzate dall’Associazione Libera per promuovere fra gli studenti i valori della responsabilità e della solidarietà.