Vi avevamo già parlato della mostra “Love. L’arte contemporanea incontra l’amore” (leggi l’articolo) in programma fino al 19 febbraio nella splendida cornice del Chiostro del Bramante a Roma.
Oggi torniamo sull’argomento perché abbiamo visitato l’esposizione, a cura di Danilo Eccher, e vi consigliamo vivamente di farci un salto. O meglio un tuffo, dal momento che la mostra rappresenta un vero e proprio tuffo nell’amore e nell’arte. Per la prima volta sono riuniti molti dei più importanti esponenti dell’arte contemporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente e Joana Vasconcelos. Ognuno approccia al tema dell’amore e delle emozioni che esso comporta – passione, felicità, serenità, gelosia e addirittura odio – con il proprio stile e con il proprio sguardo d’autore.
Il viaggio inizia proprio dall’opera Love, un quadrato di lettere che Robert Indiana ha tracciato agli inizi degli anni Sessanta, che fino ad oggi ha fatto il giro del mondo e che da allora continua a rappresentare un’icona forte e suggestiva, per concludersi con Infinity Mirrored room, All the Eternal Love I Have for the Pumpkins (2016), una minuscola stanza realizzata dall’artista giapponese Yayoi Kusama che attraverso specchi e zucche (spesso presenti nelle sue opere) offre allo spettatore un’atmosfera davvero particolare in cui emmergersi e abbandonarsi.
Nel mezzo ci sono molte opere, installazioni, quadri, sculture, video e fotografie che affrontano certamente il tema dell’amore, ma allo stesso tempo toccano tematiche particolari come la disabilità, le immagini stereotipate nel mondo della pubblicità, la violenza o la sostenibilità ambientale, solo per citarne alcune. Nel percorso incontriamo, ad esempio, una statua di marmo dallo stile canoviano ma i cui protagonisti sono molto distanti dai canoni di bellezza del Neoclassicismo. Si tratta di Kiss (2011), un’opera di Marc Quinn in cui l’artista britannico ritrae una coppia di disabili che si baciano, seppur nella difficoltà di abbracciarsi a causa delle rispettive menomazioni. Il messaggio è forte e immediato, l’amore non conosce limiti e barriere.
Va alla ricerca di un bacio impossibile anche una delle due statue dell’opera di Francesco Vezzoli, Self Portrait as Apollo del Belvedere’s, in cui un giovane ragazzo cerca invano la bocca dell’Apollo del Belvedere che resta a guardarlo impassibile e fiero. Ad affrontare il tema della violenza legata all’amore, o a quello che impropriamente si definisce tale, è invece Mark Manders, che mette in mostra la fragilità, il dramma e la paura attraverso sculture che rappresentano corpi di donne torturati e feriti. Nell’ottica delle tematiche affrontate quotidianamente dal nostro portale, ci teniamo a menzionare poi il gigantesco cuore fatto di posate riciclate di plastica rossa di Joana Vasconcelos, abbinato alla voce di Amalia Rodriguez che si diletta in un dolcissimo e avvolgente fado portoghese, così come le fotografie di Vanessa Beecroft che richiamano l’attenzione sulla mescolanza delle etnie e sull’importanza dell’interculturalità.
Come non soffermarsi, poi, ad ammirare il simbolo vivente dell’amore e della sensualità, Marilyn Monroe, raffigurata in tutta la sua bellezza, contraddizione e fragilità dal padre della Pop Art Andy Warhol.
Ma al di là dell’elevato livello delle opere di arte contemporanea esposte all’interno del Chiostro, e del tema affrontato, l’amore, fonte di ispirazione per artisti e letterati di tutti i tempi e di ogni parte del mondo, a rendere l’esposizione meritevole di essere visitata è l’elevato coinvolgimento dello spettatore, che diventa a sua volta protagonista di un’esperienza sensoriale davvero molto particolare.
Ad accompagnare lo spettatore nel suo viaggio nell’amore, infatti, è un Cicerone che può essere scelto prima di iniziare l’avventura selezionando l’audioguida, o meglio il personaggio, che più lo ispira. Tra le opzioni c’è la possibilità di essere guidati dal camaleontico David Bowie, dall’affascinante Coco Chanel, dall’irriverente Amy Winehouse, dal presidente John Fitzgerald Kennedy e, per i più piccoli, dalla coppia di innamorati della Disney Lilli e il Vagabondo.
A braccetto con il suo accompagnatore, chi visita la mostra diventa protagonista a sua volta dell’esposizione grazie al carattere fortemente interattivo e “social” della mostra che consente di lasciare i propri messaggi d’amore sul muro, fare selfie sulla poltrona pop a forma di labbra, baciarsi nell’apposito angolo indicato dalla segnaletica e, addirittura, fare la propria proposta di matrimonio al partner. Il tutto senza dimenticare di condividere le proprie emozioni e foto-ricordo con l’hashtag #ChiostroLove.
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